i funerali si svolgeranno venerdì 28 luglio presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, la cosiddetta "Chiesa degli artisti", a Piazza del Popolo. Problema cardiopolmonare tre cause morte
Davanti un cuore di rose bianche con un angolo rosso, una foto in bianco e nero del giornalista e un cuscino di rose rosse: sono alla base e sopra il feretro di Andrea Purgatori nella camera ardente, aperta dalle 15 alle 19 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Nella parte riservata alla famiglia i figli Victoria, Edoardo e Ludovico insieme all’ex moglie del giornalista Nicole Schmitz, la compagna Erica Dall’Ara e l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor che ha accolto con i famigliari di Purgatori il feretro. Tra i primi ad arrivare il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, Pietro Orlandi, il direttore di La7 Andrea Salerno e il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.
I funerali si svolgeranno venerdì 28 luglio alle ore 10,00 presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, la cosiddetta “Chiesa degli artisti”, a Piazza del Popolo.
Ci sarebbe anche un problema cardiopolmonare, intanto, tra le cause della morte di Andrea Purgatori. Ad evidenziarlo è l’autopsia effettuata nell’istituto di medicina legale di Tor Vergata a sul corpo del reporter, al quale era stato diagnosticato tre mesi fa un tumore ai polmoni, patologia confermata anche da un primo esame dell’organo in sede autoptica. A quanto si apprende, i risultati della tac, di prelievi ed altri esami effettuati – anche per verificare l’eventuale presenza di infezioni – daranno un quadro clinico completo solo tra alcune settimane. Gli accertamenti sono volti a capire se poter escludere o meno l’eventuale presenza di un’infezione.
Tra le ipotesi avanzate a seguito dell’esposto dei familiari, infatti, ci sarebbe quella di una pericardite settica, che potrebbe essere stata la causa dell’aggravarsi delle condizioni di Purgatori.
I pm della Procura di Roma – i quali hanno aperto un fascicolo che vede indagati due medici della clinica romana Pio XI per omicidio colposo – hanno già ascoltato alcune persone e diverse altre, tra cui sanitari e conoscenti del reporter, saranno sentite nei prossimi giorni per ripercorrere gli ultimi mesi di vita di Purgatori e il decorso della sua malattia. La clinica Pio XI ha comunque precisato che il giornalista nella struttura “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia”.
Intanto c’è chi pensa di dedicare uno spazio al ricordo di Andrea Purgatori nel museo per la memoria di Ustica. A lanciare questa proposta, avanzata al sindaco e al Comune di Bologna, è Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage dove persero la vita 81 persone il 27 giugno 1980 a bordo di un Dc9. È una vicenda sulla quale il giornalista ha sempre cercato la verità conducendo inchieste e approfondimenti che portarono a riaprire il caso. “C’è un legame profondo tra la sua esperienza umana e giornalistica e la strage di Ustica, che impone di ricordarlo proprio vicino a quel relitto del Dc9 Itavia che in tanti anni ha descritto chiedendo giustizia”, sostiene Bonfietti.