Al via la demolizione degli edifici centrali del complesso Ater in viale Giorgio Morandi, nel quartiere Tor Sapienza, nella periferia a est di Roma. L’area rinascerà grazie a uno stanziamento ulteriore della Regione Lazio per un importo complessivo di 2 milioni di euro. Il progetto rientra in un piano più ampio di risanamento e riqualificazione delle periferie romane, portato avanti negli anni da Regione Lazio ed Ater Roma. Gli edifici in questione erano originariamente pensati per ospitare servizi e locali commerciali, e che tuttavia negli anni sono stati oggetto di occupazioni abusive e attività illecite. Tra il 2020 e il 2021 Regione e Ater hanno portato avanti lo sgombero di tutti i locali occupati abusivamente e adibiti illegalmente ad abitazioni.
Allo stesso tempo, in attesa di un intervento tecnico di risanamento, per il corpo centrale A si era già provveduto alla demolizione dei tramezzi interni per evitare nuove occupazioni. Erano inoltre state interdette, per motivi di sicurezza, l’area e l’accesso alla struttura. Oggi è partita la demolizione completa del fabbricato A, mentre contemporaneamente il fabbricato B sarà ristrutturato e riqualificato, in modo che i locali siano destinati a servizi di utilità pubblica. L’intervento comprenderà anche la rigenerazione delle aree verdi presenti nella corte centrale. Per quanto riguarda, infine, la destinazione del fabbricato B, come promosso dalla Regione Lazio, quegli spazi saranno assegnati in locazione da Ater Roma, in collaborazione con il Municipio Roma V, ad associazioni, enti e strutture pubbliche operanti sul territorio con finalità di tutela ed assistenza sociale, con l’obbedienza di riportare sicurezza e legalità nell’intero complesso attraverso il pieno riutilizzo di tutti gli spazi riqualificati, per garantire migliore vivibilità dell’intero comprensorio, tenendo anche conto delle esigenze segnalate dagli stessi abitanti di viale Giorgio Morandi.
Questa mattina erano presenti alla demolizione degli edifici, l’assessore all’Urbanistica e alle politiche abitative della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, il presidente del Municipio Roma V, Mauro Caliste, e il Commissario straordinario di Ater Roma, Eriprando Guerritore. “È un momento importante perché è un passaggio fondamentale per la riqualificazione di Tor Sapienza”, ha affermato l’assessore Valeriani. “Un fabbricato che è in una condizione pericolante, e quindi, per evitare problemi, lo tiriamo giù. Questa stecca, che originariamente era destinata ad attività commerciali – ha spiegato l’assessore – non è stata mai utilizzata a questo fine, purtroppo nel tempo è stata oggetto di occupazioni che hanno creato anche molte tensioni con il quartiere, è stata vissuta per tanti anni come un problema. Già da un paio d’anni abbiamo provveduto, insieme ad Ater, a sgomberare tutte le situazioni che erano abusivamente qui dentro. Abbiamo dato una casa alle persone che avevano bisogno di un alloggio, quindi – ha assicurato Valeriani – non abbiamo messo per strada nessuno, però abbiamo anche estirpato gravi fenomeni di malaffare, di traffici pericolosi che in questo quartiere creavano un disagio quotidiano. Con la demolizione di questo fabbricato, si riprogetta tutta la stecca centrale di Tor Sapienza, che verrà fatta insieme ai cittadini”, ha concluso Valeriani.
“Finalmente si inizia a fare un lavoro aspettato dai cittadini da tantissimi anni, questa parte che ormai è decrepita da tempo verrà riconsegnata al territorio e ai cittadini”, ha affermato il presidente Municipio Roma V, Mauro Caliste. “Oggi – ha spiegato Caliste – sottoscriveremo come Municipio un protocollo con Ater, dove l’Ater, insieme a noi, progetterà il futuro di quest’area. L’ideale – ha sottolineato il presidente del Municipio Roma V – è fare un’area verde, un’area attrezzata sportiva, dedicare degli spazi ai cittadini, soprattutto ai bambini e agli anziani che ne hanno sempre più bisogno. Sull’area esistente, già abbiamo fatto degli atti politici, è sottoscritto nel protocollo quello che dobbiamo fare, destinarli ad attività sociali. L’obiettivo è “ridare vita a questa struttura e a questi territori e continuare un lavoro già iniziato, quest’area purtroppo c’è molta dispersione scolastica, ci sono problemi sociali”, e con questo progetto “le istituzioni si avvicinano ai cittadini”, ha concluso Caliste.