È tornata l’acqua nei palazzi del Quadraro dove ieri, dalla voragine che si era aperta il 28 marzo scorso in via Sestio Menas, è partito un getto d’acqua alto cinque metri che ha moltiplicato l’ampiezza della voragine. A dirlo è il presidente del VII Municipio, Francesco Laddaga.
“Grazie al pronto intervento di Acea già da stanotte l’acqua è tornata in tutti i palazzi della zona, ora le squadre sono al lavoro per creare un bypass che aggiri il guasto assicurando una pressione ottimale e costante – ha spiegato Laddaga in un video sui social network -. Il guasto di ieri ha comunque introdotto terra nella condotta, motivo per cui i tecnici di Acea consigliano alla cittadinanza interessata dal distacco di ieri di procedere alla pulizia dei filtri dei rubinetti nelle case e nelle attività commerciali. L’intervento di Acea di ieri sera, che doveva sezionare i due tratti della condotta idrica per aggirare il guasto, ha fatto sì che già una parte dei palazzi ha ricevuto di nuovo l’acqua, e verso le 5:00 di questa mattina, da quanto mi hanno riferito, anche l’altra parte. Quindi al momento l’acqua è tornata in tutti i palazzi. Si tratta di un intervento tampone che ha diviso in due la condotta isolando il guasto. Questa mattina ci sono già gli operai Acea che sta iniziando a lavorare per creare un bypass, isolando il guasto e richiudendo il circuito in maniera regolare. Questo permetterà di riportare la pressione a livelli di norma. Proseguono le attività ispettive e di controllo”, conclude Laddaga.
Sulla voragine che si è aperta in via Sestio Menas, scrive oggi la pagina Facebook del parco degli Acquedotti, bisogna ricordare che la strada è un’area archeologica nota già da tempo. La zona, che si trova vicina al Parco di Centocelle, conta numerosi monumenti e reperti archeologici. “Nel 1995 si localizzò presso via Sestio Menas quello che viene chiamata una sinkholes, ossia una cavità sotterranea. Nel Luglio 2004, in quest’area – spiegano sulla pagina social – avevano realizzato degli scavi preventivi per la costruzione di un parcheggio interrato, che voleva realizzare la Società Parcoop RM S.C.a r.l, da cui emersero tracce di antiche coltivazioni, a conferma che questa zona era sfruttata sin dall’antichità per motivi agricoli”.