Nave Ong davanti a Lampedusa: non ha autorizzazione sbarco

Salvini: "Non è soccorso ma favoreggiamento, è la nave dei centri sociali'. E Di Maio, non sarà un nuovo caso Diciotti. Il Pd chiede a Conte di farli sbarcare

photo credit Francesco Malingri

 

È alla fonda davanti a Lampedusa la Mare Ionio, battente bandiera italiana, del progetto Mediterranea, che ieri ha soccorso 49 migranti, tra cui 12 minori, davanti alla Libia, facendo poi rotta verso l’Italia.

Il ministro dell’Interno Salvini chiude allo sbarco e attacca: “Non è soccorso ma favoreggiamento, è la nave dei centri sociali’, afferma. Mentre il vicepremier Di Maio garantisce che non sarà un nuovo caso Diciotti.

Di diverso avviso il sindaco dell’isola: ‘Il nostro porto è aperto e pronto ad accoglierla’, dice Totò Martello.

Intanto, la guardia di finanza ha fatto un’ispezione bordo della nave ma anche accertamenti sulle condizioni di migranti ed equipaggio. La Procura di Agrigento vaglia le comunicazioni, fatte via radio, fra il comandante della nave Ong Mare Jonio e la Guardia di finanza che ha intimato l’alt.

Dal Pd arriva la richiesta al premier Conte di ordinare “subito” lo sbarco dei profughi.

Ieri Mediterranea aveva chiesto alle autorità italiane un “porto sicuro”, prima di fare rotta verso Lampedusa. “Stiamo facendo rotta verso nord – aveva spiegato il il capomissione Luca Casarini – per evitare il maltempo, ci dirigiamo verso l’Italia dove chiederemo il porto sicuro per sbarcare”.

Per tutta risposta il Viminale aveva fatto sapere che è in arrivo una direttiva per “stoppare definitivamente le azioni illegali delle ong”. Ogni comportamento difforme sarà letto come trasporto di “immigrati clandestini” e “traffico di essere umani”.

 

 

 

 

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