Nonnismo alla scuola di volo di Latina, allieva usata come ariete

in un video dice "mi fate male", poi gettata in piscina. Ministro Trenta: Chi deve pagare, pagherà. Difensore, si è sentita umiliata

“Mi fate male, mi fate male”. E alla fine le lacrime. In un video di pochi minuti si vede il ‘rito nonnista’ al quale viene sottoposta Giulia Jasmine Schiff, sergente pilota alla fine del corso da parte dei commilitoni. Atti di nonnismo forse considerati normali tanto da essere immortalati in un video tra urla di incitamento, sfottò, bacio di fine corso e applauso finale per avere superato la prova. All’inizio si vede Giulia presa dai commilitone e colpita con pacche più o meno cameratesche: lei si lamenta, “Mi fate male”, il colleghi maschi proseguono “ha detto più gusto, ora ti pigli le botte”. Giulia poi viene presa e usata come un’ariete, la testa viene sbattuta, anche se non in maniera violenta, contro l’ala di un aereo. Il rito non è finito: il sergente Giulia infine viene gettata in piscina. Qualcuno suggerisce, “attenti al muretto”. Il bagno suggella la fine del rito con tanto di una sorta di ‘bacio accademico’ e strette di mano. Giulia, si sente dal video, piange e singhiozza. I commilitoni urlano ‘brava, ora sei pilota Giulia’.

“C’è un’indagine in corso, e chi deve pagare pagherà”. Così la ministra della Difesa Elisabetta Trenta interviene sul caso dell’allieva pilota che ha denunciato di essere vittima di pesanti atti di nonnismo. Sulla vicenda, Trenta ha chiesto immediatamente chiarimenti allo Stato maggiore dell’Aeronautica. Lo si apprende da fonti della Difesa. “È un fatto gravissimo, che sto seguendo con attenzione”, ha detto.

“Ci auguriamo che l’indagine avviata dalla Procura militare di Roma possa accertare la verità di quanto avvenuto. In questa vicenda la mia assistita si è sentita umiliata”. E’ quanto afferma l’avvocato Massimiliano Strampelli, difensore di Giulia Schiff. “L’indagine si presenta complessa – prosegue il difensore – perché il codice militare non prevede il reato di nonnismo e quindi l’attività dei pm prenderà in esame altre fattispecie penali”. L’avvocato si augura che gli inquirenti possano accertare le responsabilità e i fatti che hanno causato in Giulia “un crollo emotivo”.

 

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