E’ un primo, e speriamo non ultimo passo, nella ristrutturazione delle piste ciclabili di Roma. Sono da poco terminati i lavori di riqualificazione della pista ciclopedonale Ponte Milvio Castel – Giubileo. Si tratta di un percorso tranquillo, immerso nel verde e semplice anche per i poco allenati. Gli interventi hanno riqualificato la pavimentazione ed è stato ripristinato la segnaletica su 2,3 chilometri del percorso e sono stati eseguiti dal Dipartimento Csimu di Roma Capitale alla fine di marzo.
Una pista ciclabile realizzata nel ‘90
Questo percorso fu tra i primi realizzati a Roma nel 1990 per i mondiali di calcio, e per anni ha costituito l’unica ciclabile della Capitale. Solo più tardi fu realizzato il percorso per bici sulle banchine del Tevere, che poi si ricollega alla pista della Magliana. La pista costeggia il Parco di Tor di Quinto, 9 ettari di verde con percorsi che si snodano attorno ad un laghetto creato sfruttando un invaso naturale e con circa 250 alberi, tra pioppi, frassini, carpini e querce.
Più di 300 chilometri di piste, poco manutenute
Ma quanti chilometri di piste ciclabili ha Roma? Attualmente 320, una parte consistente realizzata in concomitanza della pandemia dal Comune. Il problema però è la manutenzione: sulla Tiburtina andrebbe del tutto rifatta la segnaletica perché le righe che delimitano il tracciato sono quasi del tutto cancellate, la stessa cosa a via Druso e a Castro Pretorio, sulla Magliana lo sfalciamento dell’erba dovrebbe essere più frequente perché spesso le piante invadono il tracciato, sulla Tuscolana le auto non di rado invadono la pista e la discesa-salita del Quadraro risulta ancora pericolosa per le bici, sulla Prenestina in alcuni punti lo spazio per le bici è troppo risicato. Per il 2026 però sono previste nuove piste.
Non c’è una rete di piste ciclabili
Il vero problema però è che a Roma manca un vero progetto di rete. Basta dire che il tracciato che corre accanto al Circo Massimo a via dei Cerchi in sostanza si ferma a duecento metri circa dalla sua gemella sul lungotevere. Mancano poi i bike box, i depositi per le bici presenti in tante altre capitali europee. Ogni anno in Italia infatti vengono rubate almeno 300 mila bici.