“Giustizia per Pamela” Mastropietro e la foto sorridente della ragazza con una coroncina in testa: uno striscione campeggia davanti alla Corte di Cassazione dove oggi è attesa la sentenza del processo bis per la sola aggravante della violenza sessuale nei confronti di Innocent Oseghale, già condannato in via definitiva all’ergastolo per aver ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana. I resti della ragazza furono ritrovati in due trolley nel gennaio del 2018.
Amici e parenti sono qui insieme alla mamma della ragazza, Alessandra Verni, per chiedere la conferma dell’ergastolo. Dalla condanna o meno per la violenza sessuale dipende infatti il calcolo della pena e la conferma dell’ergastolo. Accanto ad Alessandra c’è anche Barbara, la madre di Desiree Mariottini, la 16enne che fu violentata e uccisa in uno stabile abbandonato a San Lorenzo. Presente anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa oltre 40 anni fa, che dice all’Adnkronos: “Era il minimo stare qui, essere presenti e dare solidarietà ad Alessandra, che è rimasta sola, abbandonata anche dai media”.
“Mi aspetto la conferma dell’ergastolo”, dice la mamma di Pamela: “Dopo tre gradi di giudizio, che hanno sempre confermato la violenza su Pamela, mi aspetto giustizia anche oggi”, ha continuato. Poi la battaglia andrà avanti, ha spiegato la mamma, convinta che ci siano dei “complici”: “Alcune indagini non sono state fatte bene, altre non sono andate avanti e vorrei sapere perché. Su questo vorrei chiedere una Commissione di inchiesta alle istituzioni”.