Anche la madre vorrebbe scusarsi con loro
Arriveranno dalla perizia disposta dalla Procura di Roma sui device di Ilaria e il cellulare di Mark Samson ulteriori elementi al già “granitico” impianto accusatorio a carico del 23enne accusato del femminicidio della studentessa originaria di Terni. L’indagine viaggia veloce dopo la confessione fiume di Samon e l’assunzione di responsabilità, per quanto riguarda il concorso nell’occultamento del cadavere, da parte della madre del giovane. Restano, comunque, da chiarire alcuni aspetti su quanto avvenuto dopo la scomparsa della giovane, il 25 marzo scorso. La versione fornita agli inquirenti dall’indagato presenta aspetti che non convincono e fondamentale potrebbe risultare l’analisi del tablet e del pc sequestrato nell’abitazione di Sula e dello smartphone di Samson. Gli inquirenti hanno affidato ad un ingegnare, il lavoro che è iniziato nel pomeriggio di mercoledì. L’obiettivo è verificare le comunicazioni intercorse tra i due nelle ore precedenti all’omicidio e che il giovane colloca nella mattina del 26 marzo. Intanto dal carcere di Regina Coeli, Samon fa sapere che scriverà una lettera per chiedere scusa alla famiglia della studentessa 22enne. Lo ha detto l’avvocato difensore di Samson, Fabrizio Gallo, interpellato sulla visita al suo assistito oggi nel carcere di Regina Coeli.
“La prima cosa che mi ha detto è che vorrebbe inviare una lettera alla famiglia, e che anche la madre vorrebbe scusarsi con loro – ha spiegato Gallo -. Al ragazzo ho detto che, affinché io non rinunci all’incarico, deve dire tutta la verità e prendere coscienza di cosa ha fatto. L’ho visto provato e scosso, credo stia iniziando a maturare l’idea di aver fatto una cosa gravissima. Domani lo incontrerò di nuovo e continueremo la nostra discussione. Vedremo se c’è qualche altro particolare che vuole dire in merito alla vicenda, e valuteremo”, ha concluso l’avvocato.