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Papa Francesco: come viene eletto il nuovo Papa

Le regole prevedono che venga convocato il Conclave, la riunione dei cardinali elettori

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Con la morte di papa Francesco la Chiesa deve procedere all’elezione del nuovo Pontefice. Le regole per l’elezione prevedono che venga convocato il Conclave, la riunione dei cardinali elettori, secondo le norme contenute nella Costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis”, pubblicata nel 1996 da Giovanni Paolo II e aggiornata da Benedetto XVI.

Ne fanno parte un massimo di 120 cardinali che non devono avere più di 80 anni. Nell’arco di tempo che intercorre dalla morte del Papa all’elezione del suo successore il governo della Chiesa è affidato al Collegio cardinalizio per il disbrigo di affari ordinari, che non ha facoltà di modificare le leggi in vigore. Il Conclave deve iniziare tra il 15mo e il 20mo giorno dalla morte del Papa. Spetta al cardinale decano convocare i cardinali elettori e invitarli a raggiungere la Città del Vaticano per il conclave imminente.

Il via ai riti del Conclave avviene con la messa “pro eligendo Romano Pontefice” nella Basilica di San Pietro, con tutti i cardinali elettori che successivamente si ritrovano prima presso la Cappella Paolina e poi si avviano in processione verso la Cappella Sistina, dove nel frattempo si è proceduto a installare un pavimento di legno sopraelevato e provvisorio, sulla quale saranno collocati i tavoli e le sedie dei votanti, così da “distaccare” fisicamente i cardinali da ogni rapporto con il mondo esterno. Quando ogni cardinale avrà giurato, il maestro delle celebrazioni pontificie intimerà l’Extra omnes, il “fuori tutti” che sancisce l’inizio vero e proprio del Conclave. Chi non ha il diritto di voto deve lasciare la Cappella, il maestro chiude la porta di accesso a chiave e da quel momento nessun cardinale, salvo motivi di salute, potrà lasciare il Conclave.

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