Papa Francesco: il mondo si mobilita per i funerali a Roma

a San Pietro dagli Alpini ai Desaparecidos

Il mondo si mobilita per i funerali del Papa, a San Pietro dagli Alpini ai Desaparecidos

Un fiume di volti e fisionomie provenienti da ogni parte del mondo è a San Pietro. Sono volontari scout, donne argentine esuli che reclamano verità sui desaparecidos, ma anche alpini in divina, e famiglie di altre fedi. In migliaia da questa mattina stanno affollando piazza San Pietro per rendere omaggio a Papa Francesco, in un clima di raccoglimento che travalica confini e appartenenze. In vista dei funerali di sabato, il mondo si sta mobilitando e tra i tanti arrivati nella Capitale ci sono anche gli Alpini, in divisa e cappello con la piuma, e l’associazione Argentinos en Italia por la Memoria, Verdad y Justicia, con le magliette nere che ricordano i desaparecidos argentini. “Era molto sensibile ai diritti umani – racconta Lidia, dell’associazione –. Francesco ha sempre mostrato la sua vicinanza alle Madri di Plaza de Mayo”. Nel frattempo, scout provenienti da tutta Italia affiancano la Protezione civile nel presidiare gli accessi alla piazza e fornire assistenza ai pellegrini. “Siamo dell’Agesci di Treviso, siamo qui da martedì – spiega un capo scout –. Ci hanno chiamati subito dopo la notizia della morte del Santo Padre, e chi aveva già seguito i corsi per la sicurezza ha dato subito la disponibilità”. La Basilica è rimasta aperta ininterrottamente durante la notte per accogliere i visitatori, e dalle 7:00 di questa mattina è ripreso l’accesso. Alle 9:00, i rintocchi delle campane a morto hanno accompagnato una piazza già gremita. Il cielo è coperto, l’aria densa di emozione. Nei pressi del colonnato del Bernini è apparso un altare spontaneo: lettere, lumini e fiori dedicati a Papa Francesco. I fedeli che passeggiano là vicino, si fermano qualche minuto per fare il segno della croce. La fila per accedere alla Basilica si estende lungo via della Conciliazione, dove transenne installate durante la notte tracciano il percorso per i pellegrini diretti verso i controlli. Uomini, donne e bambini attendono pazientemente, per poter rendere omaggio alla salma del defunto Padre. Tra loro anche musulmani. “Siamo qui per rispetto – racconta una donna musulmana, arrivata con la sua famiglia –. Papa Francesco ha parlato a tutti, anche a chi non condivide la sua fede. Per questo gli portiamo il nostro saluto”. Secondo i dati forniti dal Vaticano, dalle 11:00 di ieri mattina alle 13:00 di oggi sono state oltre 61.000 le persone che hanno visitato la salma di Papa Francesco. Davanti alla Basilica è in fase di completamento una grande impalcatura per i giornalisti. La struttura si compone su quattro piani e quattro stand ed è stata allestita per seguire da vicino i funerali e, con ogni probabilità, anche il periodo successivo fino all’elezione del nuovo Pontefice. Una cinquantina di operai è al lavoro per completare l’opera entro questa sera. I funerali si terranno sabato 26 aprile alle 10:00, sul sagrato della Basilica di San Pietro. Al termine della cerimonia, il feretro verrà trasferito nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove sarà tumulato nella navata sinistra, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Per sua volontà, sulla lapide comparirà solo la parola “Franciscus”, e la bara sarà deposta nella terra nuda, in segno di umiltà. Francesco è il primo Pontefice da oltre 120 anni a essere sepolto fuori da San Pietro, e l’ottavo nella storia a riposare a Santa Maria Maggiore. A partire da domenica mattina, fedeli e pellegrini potranno fare visita alla tomba del Papa.

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