Per papa Francesco la notte “è trascorsa bene, ha dormito e sta riposando”. Lo comunica la sala stampa vaticana. Nel bollettino di ieri sera, nono giorno di ricovero, è stato reso noto che “le condizioni del Santo Padre permangono critiche, ma non ci sono state più ulteriori crisi respiratorie da sabato sera”.
Intanto, “migliorano i valori del sangue anche se alcuni esami dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Il Papa è vigile, ben orientato, si prosegue a somministrare ossigeno, la prognosi resta riservata in virtù della complessità del quadro clinico e nell’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro”, conclude la sala stampa vaticana.
Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, “portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia!”. È quanto ha scritto Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus di ieri. “Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”, aggiunge. “In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me”, ha concluso.
Il pontefice ha dedicato un pensiero anche al terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina: “Una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità! Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan”.