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Parco Centocelle, la bonifica può attendere per il Comune

Nessuna risposta dall’assessorato all’Ambiente, il rischio è che vadano in fumo 5 milioni di euro

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La bonifica del parco di Centocelle, la “terra dei fuochi” di Roma, dove sta? Perché nonostante siano stati stanziati 5 milioni di euro, nonostante le falde acquifere siano inquinate, nulla finora è stato fatto? Oggi il comitato Pac Libero ha chiesto delucidazioni all’assessorato all’Ambiente guidato da Pinuccia Montanari, ma, sembra, senza ottenere grossi risultati. 

Il rischio è che quei 5 milioni vadano persi se non verranno spesi entro fine dicembre. L’assessorato sta quindi verificando quali modalità amministrative da mettere in campo affinché lo stanziamento sia riproposto nel 2019. 

Metalli pesanti, come il Berillio, lo Stagno, il Vanadio inquinanti vari che rischiano di compromettere in modo permanente le falde acquifere. L’aver per anni considerato il parco di Centocelle, 120 ettari di spazio pubblico, come una sorta di discarica ha compromesso in modo irreparabile, probabilmente, l’ambiente, in un’area fortemente urbanizzata. 

Già ad aprile 2017, i risultati delle analisi svolte da Arpa nel Parco di Centocelle evidenziavano inquinamento delle acque e superamenti dei limiti di legge per quanto riguarda i composti organoclorurati. Subito dopo la diffida da parte dei residenti per l’inadempienza del Comune relativamente alla bonifica – a causa dei risultati rinvenuti nell’acqua, la Protezione Civile ha interdetto l’area relativa al Canalone per motivi di sicurezza e incolumità pubblica. Tale misura, nonostante sia stata definita come preventiva, ha allarmato ancor più la cittadinanza facendo mantenere alta l’attenzione sulla questione. 

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