Il Parlamento europeo, accogliendo una proposta della Commissione Ue, ha approvato una risoluzione legislativa per l’abolizione dell’ora legale. Il cambio d’orario partirebbe dal 2021 e non dal 2019, come inizialmente proposto. Resta in capo agli Stati membri il diritto di decidere il proprio fuso orario. Ipotesi, quest’ultima, che rischia di creare il caos, per questo i deputati hanno chiesto che i Paesi Ue di coordinare le loro decisioni con la Commissione.
L’idea nasce da una consultazione popolare che aveva visto esprimersi sul tema 4,6 milioni di persone: per alcuni, un campione troppo ristretto per essere considerato rappresentativo dei 500 milioni di cittadini europei. I deputati a favore della modifica sono stati 410 (192 i contrari e 51 gli astenuti)
L’attuale sistema è in vigore dal 1980 e prevede che, nell’ultima domenica di marzo, le lancette dell’orologio siano portate un’ora avanti, mentre nell’ultima di ottobre, un’ora indietro.