Ponte Genova, conclusa “fase zero” collaudo statico

Le procedure dureranno sei giorni. La consegna della struttura è prevista per il 29 luglio

Il ponte Morandi dopo il crollo

Sono partite ieri mattina le procedure per il collaudo statico del Ponte di Genova. Le operazioni, definite da Anas, Rina e dal consorzio PerGenova composto da Fincantieri e Webuild (Salini Impregilo), avranno una durata totale di sei giorni, in vista della consegna della struttura prevista per il prossimo 29 luglio.

Le procedure hanno avuto inizio con i primi otto camion che sono entrati sul ponte dal lato di levante, sulla carreggiata a Sud, per poi fare marcia indietro ed eseguire alcune manovre sulla nuova struttura. Stando alla sintesi delle procedure diffusa nei giorni scorsi dalla struttura commissariale, le operazioni arriveranno ad impiegare 54 autoarticolati in tutto composti da motrice e rimorchio per quanto riguarda le prove sul viadotto, mentre saranno utilizzati quattro Spmt (Self propelled modular transporter) per le prove sulla rampa di innesto con l’autostrada A7.

Le procedure di ieri rappresentano la cosiddetta “fase zero” delle prove di collaudo, che riguarda prevalentemente operazioni di assestamento del viadotto, con i mezzi che transitano sulla struttura in formazione serrata a marcia lenta per permettere l’assestamento strutturale dell’impalcato; una prova a torsione con alcuni mezzi che percorreranno prima la carreggiata a Nord e poi quella a Sud; e una prova di frenatura, con alcuni mezzi che freneranno contemporaneamente in un punto definito.

Successivamente, stando alla struttura commissariale, si procederà all’esecuzione delle prove statiche: i mezzi verranno posizionati opportunamente su porzioni prefissate dell’impalcato e tale da determinare nella struttura stati di sollecitazione superiori agli stati di esercizio del viadotto.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014