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Ponte Mazzini, il parapetto sostituito col jersey

Il bene architettonico nel centro di Roma è stato trattato come qualsiasi ponte su un’autostrada. Il parapetto danneggiato a dicembre da un'auto

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A Roma tutto sembra avere tempi biblici per gli interventi di recupero dei beni architettonici. E’ il caso di Ponte Mazzini, davanti al carcere di Regina Coeli. Una parte del parapetto è stato sostituta, da più di tre mesi, con un Jersey in cemento. Infatti un’auto, in un incidente, il 1° dicembre 2018 sfondò il parapetto originario.

“Un vero pugno in un occhio” , si direbbe a Roma, considerato che il ponte fu progettato dagli ingegneri Viani e Moretti e fu costruito tra il 1904 e il 1908. Dunque un classico esempio di architettura umbertina. L’attraversamento sul Tevere fu dedicato a Giuseppe Mazzini, uno degli artefici dell’unità d’Italia. Il ponte collega via della Lungara a via Giulia; inizialmente era chiamato ponte Gianicolense, per ricordare l’omonimo ponte antico.  E’ costituito da due piloni e tre arcate e misura 106 metri in lunghezza e 17 in larghezza.

Il Ponte Mazzini fu danneggiato dopo la seconda scossa del terremoto di Amatrice, quella del 30 ottobre 2016, e ci volle un anno prima che fossero messi in sicurezza i parapetti e i lampioni.

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