Roma: far west monopattini, in attesa delle nuove regole

Il nuovo bando del Campidoglio è in attesa di giudizio pendente davanti al Tar del Lazio dopo alcuni ricorsi: l'obiettivo è ridurre sia il numero dei mezzi (che diventerebbero novemila) sia quello dei gestori (da sette a tre)

photo credit: pagina Facebook Roberto Gualtieri

Una multa alla settimana, in media, per ognuno dei circa 16mila monopattini elettrici che si muovono nella Capitale, in particolare nel centro storico e nelle aree limitrofe (soprattutto quelle del II municipio). A scriverlo è il Messaggero, secondo cui la situazione nelle strade romane sia fuori controllo, tra parcheggi irregolari ed eccesso di velocità.

In attesa dell’approvazione delle nuove norme del Codice della strada – che dovrebbero riguardare anche questa tipologia di velocipedi, prevedendo un codice identificativo e l’assicurazione del mezzo, fino all’obbligo per gli utenti di indossare il casco – la situazione sulle strade sembra sempre più fuori controllo.

Se il parcheggio irregolare è il tipo di infrazione più frequente, nelle strade di Roma l’indisciplina di molti utenti dei monopattini è sempre più sfacciata. Le sanzioni per questi mezzi vengono quasi soltanto per divieto di sosta: la multa oscilla tra i 50 e i 90 euro in base alla violazione riscontrata. Con il risultato che non c’è alcun contrasto alle altre infrazioni, come la guida contromano, l’andare in due su un mezzo omologato per uno, l’eccesso di velocità o il mancato rispetto dei semafori.

Nel frattempo – continua il quotidiano romano – il Campidoglio sta puntando a ridurre il numero dei monopattini a noleggio circolanti della Capitale, con il nuovo bando per l’erogazione del servizio, che però è in attesa di giudizio pendente davanti al Tar del Lazio dopo alcuni ricorsi: l’obiettivo è ridurre sia il numero dei mezzi (che diventerebbero novemila) sia quello dei gestori (da sette a tre). L’assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patané, vuole che il monopattino diventi uno strumento di trasporto per coprire il cosiddetto ultimo miglio: il tragitto da casa o dal posto di lavoro per raggiungere una stazione della metro o una fermata di un bus. In quest’ottica le aziende dovranno collocare i mezzi in maniera uniforme in tutta la città: nel Tridente non sarà possibile farne girare più di 90 contemporaneamente, mentre nel Centro il numero totale consentito sarà di novecento.

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