Da roma.repubblica.it
È iniziato l’interrogatorio della sindaca di Roma Virginia Raggi indagata nell’inchiesta sulla nomina del fratello dell’ex capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra. Raggi è accusata di abuso d’ufficio e falso.
All’interrogatorio prendono parte il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Francesco Dall’Olio. Raggi è assistita dall’avvocato Alessandro Mancori. Secondo quanto si apprende l’interrogatorio si tiene in una struttura esterna alla Procura di Roma. Uscita di casa verso le dieci e trenta, ai giornalisti in sua attesa che le chiedevano se stesse andando all’interrogatorio da parte della procura, che indaga sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, Raggi ha risposto: “No, sto andando in Campidoglio”, dove è arrivata poco dopo le 11. Intorno alle 13 la sindaca è andata via dal Comune. A chi gli chiedeva se stesse andando in Procura ha risposto: “Vedremo…”.
La convocazione, sull’invito a comparire, era per lunedì. Ma l’incontro è slittato a oggi, forse per dare il tempo a Raggi e al suo avvocato di studiare meglio la linea difensiva. Ieri il legale ha, però, chiarito che l’interrogatorio sarebbe stato rimandato di nuovo, a un giorno ancora da decidere, forse nel weekend. Un modo, questo, per farlo in maniera più tranquilla, forse al riparo anche dall’attenzione, altissima, dei media. Non a caso, anche le audizioni del presidente del consiglio comunale, Marcello De Vito, e della acerrima nemica della sindaca, la deputata Roberta Lombardi, sono state fatte lo scorso fine settimana. La prima, di sabato, la seconda di domenica.
Intanto la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione della querela per diffamazione contro Virginia Raggi per un’altra vicenda legata a Farmacap, l’azienda di Roma Capitale che gestisce 47 farmacie comunali e un asilo nido. La querela contro Raggi era stata presentata da Francesco Alvaro, ex commissario Farmacap, in merito a quanto postato dalla sindaca, all’epoca dei fatti consigliera comunale, a proposito della violazione di norme relativa all’appalto per la gestione dell’asilo nido di via Bossi. Il pm Nadia Plastina, nel motivare la richiesta di archiviazione, ha sostenuto che la querela per diffamazione è destituita di fondamento.