Furto in casa sulla Cassia: ha 24 anni il ladro in fin di vita

A sparare è stata una guardia giurata intervenuta a difesa di una donna vittima di furto nella sua casa

Il condominio sulla Cassia dove sono avvenuti i fatti.

Sarebbe un 24enne romeno il ladro rimasto ferito ieri sera da un colpo di pistola alla testa mentre stava derubando, insieme ad altri tre complici, un’abitazione sulla via Cassia a Roma. A sparare è stata una guardia giurata intervenuta a difesa di una donna vittima di furto nella sua casa.

Il giovane, raggiunto alla testa dallo sparo è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale San Filippo Neri, non ha documenti e nessuno si è presentato al suo capezzale. Secondo quanto si apprende, ieri intorno alle 19:00 i quattro ladri sono entrati nell’appartamento al primo piano di una palazzina in via Cassia 1001, in zona Tomba di Nerone, dove abita da sola una donna di 63 anni. Uno di loro ha immobilizzato la donna, gli altri hanno cominciato a rovistare nella casa, alla ricerca di oggetti preziosi. Trovata una cassaforte, assicurata al muro, i malviventi hanno provato a smurarla, allertando con il rumore i vicini di casa. Tra di loro, anche un vigilante che stava rincasando dopo il turno di lavoro. Durante la fuga, i ladri si sono scontrati nel giardino condominiale con la guardia giurata, che ha provato a fermali: è partita una colluttazione e  la guardia giurata ha sparato diversi colpi di pistola, uno ha centrato alla testa il giovane, che è in fin di vita.

Al momento non è chiaro se anche tra gli altri rapinatori in fuga ci siano dei feriti. I carabinieri della compagnia Trionfale, per tutta la notte, hanno raccolto elementi e ascoltato più volte i testimoni per ricostruire i fatti. Gli esiti delle indagini saranno contenuti in una informativa che gli investigatori consegneranno alla procura di Roma. A quel punto il magistrato valuterà la posizione del vigilante che, al momento, non risulta formalmente indagato.

I carabinieri stanno tentando di individuare gli altri componenti della banda. L’ipotesi è che altri rapinatori possano essere stati feriti  e che quindi necessitino di cure mediche: per questo rimane alta l’attenzione sui pronto soccorso e sulle strutture mediche, non soltanto della zona.

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