È quanto previsto da una nuova ordinanza
Controlli e misurazione della temperatura dei passeggeri all’imbarco su treni, aerei e navi. È quanto previsto da una ordinanza della Regione Lazio, firmata dal governatore Nicola Zingaretti, contenente “ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019”. Secondo quanto si legge nel provvedimento: “I vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni Av e Ic, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco e vietano lo stesso in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C. I vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco”.
L’ordinanza prevede anche che il “passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenta temperatura maggiore di 37,5°C, contatta il numero unico regionale dedicato 800.118.800 che, all’occorrenza, attiva il Sisp di competenza territoriale per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test molecolare, anche attraverso l’accesso presso le sedi regionali drive-in”.
Fino all’esito del test diagnostico molecolare – si legge ancora nel provvedimento – “la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio, osservando le note misure di distanziamento sociale, di igiene e di protezione”. Inoltre, l’ordinanza regionale dispone che “il passeggero residente nel Lazio che non ha effettuato l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenta temperatura maggiore di 37,5° C, deve contattare il proprio medico di base per segnalare la sintomatologia e per la conseguente presa in carico secondo le modalità stabilite dalle linee guida regionali”.
Infine, l’ordinanza della Regione Lazio proroga dal 30 giugno al 31 dicembre 2020 la scadenza del termine del certificato di esenzione per reddito dal ticket sanitario, “allo scopo di continuare a prevenire fenomeni di sovraffollamento presso gli uffici deputati al rilascio”, spiega il provvedimento che precisa: “fermo l’obbligo degli assistiti di comunicare all’Azienda sanitaria di appartenenza eventuali variazioni intervenute, restando salva ogni diversa misura a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale”.