Rifiuti: Regione Lazio, scelta aree impianti spetta a Città metropolitana

La smentita dopo che l'ente guidato da Zingaretti era stato indicato come responsabile della scelta. Ed entro gennaio Giunta regionale approverà Piano rifiuti

Alla fine sulla vicenda della mappa regionale delle discariche e degli impianti di smaltimento dei rifiuti, è intervenuta anche la Regione Lazio. Dopo essere stata chiamata in causa per ben due volte, prima dalla Città Metropolitana poi dallo stesso ministero dell’Ambiente, che l’avevano indicata come responsabile dell’individuazione delle aree idonee alla localizzazione degli impianti, dalla Regione è arrivata una secca smentita: “Spetta alla Città Metropolitana”.

Il botta e risposta è partito stamattina dopo le dichiarazioni del sindaco di Fiumicino che – parlando “alla Raggi e ai suo tecnici” – aveva espresso un no secco all’ipotesi una discarica nel suo comune.

“Queste sono attribuzioni previste dalla legge – spiegano quindi dalla Regione – e non sono suscettibili di interpretazioni di parte”. La Regione Lazio “ha inoltre richiesto al Comune di Roma l’aggiornamento del Piano Industriale di Ama per conoscere il fabbisogno impiantistico previsto per la gestione del ciclo dei rifiuti della Capitale”.

Intanto, l’ente guidato da Nicola Zingaretti, ha confermato “che approverà in Giunta il Piano rifiuti entro il mese di gennaio”.

“Da parte sua – si legge ancora nella nota – la Regione ha inoltre il compito di redigere il Piano rifiuti, promuovendo politiche attive per ridurre la produzione dei rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e stimare il fabbisogno impiantistico dei singoli ambiti provinciali. La localizzazione degli impianti, tra le aree ritenute idonee dalla Città metropolitana di Roma e dalle altre province del Lazio, è invece una competenza degli enti locali, frutto del lavoro e delle scelte delle varie amministrazioni”.

Rispetto alla riunione di ieri al ministero dell’Ambiente, sono state acquisite “le due nuove cartografie elaborate dalla Città metropolitana di Roma, a cui spetta come stabilisce l’art. 197 del DLgs 152/2006 al comma 1 lettera d, ‘l’individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di coordinamento di cui all’art. 20, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ove gia’ adottato, e delle previsioni di cui all’art. 199, comma 3, lettere d) e h), nonché sentiti l’Autorità d’ambito e i Comuni, delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, nonché delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti'”.

Intanto, dopo Fiumicino anche Cerveteri dice no. “Non saremo mai la discarica di Roma. Si tratta di una follia anche solo pensare che un sito iscritto nella lista patrimonio mondiale dell’Unesco possa ospitare i rifiuti della Capitale”, ha detto il sindaco Alessio Pascucci.

 

 

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