Ritrovato antico manoscritto sottratto a comune di Vetralla

Si tentava di venderlo online. La scomparsa del prezioso documento storico non era stata denunciata

Il manoscritto recuperato

Un antico manoscritto datato 1540 sottratto dall’archivio storico storico comunale di Vetralla è stato riconsegnato, questa mattina, dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia, al vicesindaco della cittadina del Viterbese.

Il volume, caratterizzato dalla particolare rilegatura in pergamena con rinforzi in pelle sul dorso, riportante l’indicazione “Acta Civil…terraeVetrallae”, frontespizio con nota e signum del “Commissario Actuaris” ovvero colui che si occupava di redigere gli atti contenuti all’interno del registro, appartiene alla serie degli “Atti Civili – Civilia – Liber ActiCivilis” riguardanti la sintesi di procedimenti di giurisdizione civile, verbali di interrogatorio e registrazione delle deposizioni relative ad atti di giurisdizione civile, composta da 155 registri totali per un arco cronologico che va dal 1557 al 1779, ed il volume oggi restituito all’originario luogo di custodia è, di fatto, il primo della raccolta.

Il recupero del manoscritto è stato possibile grazie all’attività investigativa avviata dai carabinieri del Tpc umbro dopo la sua individuazione avvenuta attraverso il monitoraggio del web nel corso di mirati controlli dei siti di vendita telematica; il volume, di particolare valore storico documentale, era proposto in vendita al prezzo irrisorio di mille euro ovviamente non commisurato al suo intrinseco valore quale preziosa testimonianza storico-documentale.

Le particolari caratteristiche descritte nell’annuncio di vendita corredato da alcune immagini del bene culturale, hanno immediatamente attirato l’attenzione degli investigatori dello specializzato reparto dell’Arma in ordine alla sua probabile illecita provenienza dato che riconducibile ad una appartenenza “pubblica”. La conferma è arrivata in seguito al coinvolgimento dei funzionari della locale Soprintendenza archivistica e bibliografica per l’Umbria e le Marche che, dopo aver visionato le immagini del manoscritto, ne hanno definitivamente confermato l’interesse storico-culturale e la provenienza di un ente pubblico. Gli sviluppi investigativi e gli accertamenti compiuti sul nickname utilizzato per l’annuncio hanno portato alla richiesta di sequestro del manoscritto e al suo recupero presso l’abitazione di un privato residente nel ternano. La scomparsa del prezioso documento storico non era neanche stata denunciata.

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