Roma è una città più sicura e pronta per il Giubileo. Lo ha detto il questore di Roma uscente, Carmine Belfiore, durante i saluti alla stampa, dopo essere stato nominato vice direttore generale vicario della polizia di Stato, al termine del suo mandato.
Al suo posto arriverà, nei prossimi giorni, Roberto Massucci, attuale questore di Verona, è esperto nella gestione dei grandi eventi. Una esperienza che gli tornerà certamente utile a Roma dato che sarà lui a gestire la pubblica sicurezza durante il Giubileo. Tra l’altro quello del nuovo questore è un ritorno a Roma dove, nella stessa questura, ha già ricoperto l’incarico di Capo di gabinetto.
Questa mattina Belfiore ha tracciato un bilancio delle attività svolte nel corso degli ultimi 2 anni dalla Questura di Roma sotto la sua gestione. “Sicuramente lascio una Roma sicura, ovviamente piena di problematiche, ma dove si vive bene e dove i cittadini possono essere sereni nel viverla – ha spiegato Belfiore -. È una città complicata e complessa, dove nulla può e deve essere tralasciato. Per il Giubileo siamo attrezzati, lascio un sistema di sicurezza di altissimo profilo, e ci sarà un rinforzo standard a cui si aggiungeranno incrementi nutriti a seconda delle necessità”. Presto a Roma arriveranno gli agenti della Polmetro per contrastare il fenomeno degli scippi in metropolitana. “Stiamo aspettando che arrivino i rinforzi che il capo della polizia e il ministro hanno disposto. Abbiamo già organizzato il sistema, a breve arriveranno”, ha spiegato ancora Belfiore.
Tra le attività importanti, in questi due anni, c’è il contrasto allo spaccio di stupefacenti, con il sequestro di 7.250 chili di droga di vario genere. “Parliamo di oltre 70 quintali tra cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche, che stimiamo in un valore commerciale di oltre 40 milioni di euro. Quella della droga è una piaga sociale da estirpare”, ha sottolineato Belfiore. Nel corso degli ultimi due anni, inoltre, le manifestazioni realizzate sul territorio capitolino sono state 1092, sono stati realizzati 48 sgomberi e gestiti 136 cortei. Tra questi, particolare rilievo hanno assunto quelle indette in seguito all’insorgere dei conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese, nonché le manifestazioni degli agricoltori e degli ambientalisti, soprattutto quelli appartenenti a Ultima generazione. Per quanto riguarda le attività di polizia giudiziaria della Digos, la divisione ha proceduto a 36 arresti e a 532 denunce. In particolare, 42 persone sono state denunciate nel contesto delle manifestazioni di piazza delle manifestazioni di piazza indette dal movimento anarchico, mentre sei persone straniere sono state arrestate perché sospettate di appartenere a organizzazioni terroristiche, quali Isis e Pkk, e di contribuire alla mobilità di adepti attraverso il procacciamento e la diffusione di documenti falsi.
Altre 12 persone sono state arrestate e 42 denunciate per reati commessi nel contesto delle manifestazioni sportive. Per quanto riguarda, invece, i reati contro i minorenni e i reati sessuali, sono state arrestate 30 persone, mentre 12 sono state denunciate. Nell’ambito invece del contrasto dei reati tutelati dal codice rosso, sono state invece arrestate 899 persone e denunciate 3145. Inoltre, sono stati eseguiti 12 provvedimenti di divieto di avvicinamento, 10 ordini di allontanamento dalla casa familiare. Sono in tutto 80, invece, le persone arrestate per reati contro il patrimonio, con conseguente disarticolazione di svariate associazioni criminali dedite a truffe ai danni degli anziani. Per tanti di questi reati, ha sottolineato Belfiore “abbiamo svolto numerose attività, spesso a livello preventivo”. Proprio per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, sono stati raggiunti 66.559 anziani nel corso di numerosi incontri organizzati. Per quanto riguarda il progetto “scuole sicure”, sono stati 110.293 studenti che hanno partecipato alle iniziative organizzate dalla Questura.
“La Capitale – ha spiegato il questore uscente – è una città immensa ed estesa, la mole di reati commessi è alta, ma anche il contrasto a questi reati è elevato e il controllo del territorio è importante. Non possiamo aspettarci di arrivare a zero reati, ma possiamo tendere sempre di più a una migliore qualità della vita e della sicurezza dei cittadini”. In particolare, alla stazione Termini e nel quartiere Esquilino, “grazie alle molteplici iniziative del ministro degli Interni e del capo della polizia, stiamo dispiegando una serie di attività imponenti. Purtroppo è fisiologico che qualcosa accada, ma sempre di più stiamo stringendo sulla qualità dell’attività per impedire che queste cose accadano”. Fondamentale, in questi due anni, è stato il “nuovo metodo di lavoro, che ha visto la condivisione di tutte le istituzioni chiamate a fronteggiare insieme le problematiche, ovvero polizia, carabinieri, guardia di finanza, nonché gli operatori di Acea, dell’Ater, della Regione, del servizio giardini e delle componenti comunali, arrivando al servizio di assistenza sociale. Abbiamo condiviso tutto, tutti insieme, una grande squadra coordinata dal prefetto. Ormai questo metodo è diventato una consuetudine e su questo non bisogna arretrare, è l’unico modo di togliere alla criminalità interi pezzi di territorio e dare una speranza ai giovani”, ha concluso Belfiore.