Roma: caos per il rinnovo patenti per disabili – VIDEO

In coda di notte agli sportelli

La coda per il rinnovo delle patenti speciali allo sportello della Asl 2 nel quartiere Laurentino di Roma.

Sono da poco passate le sette a Roma. Il caos della città, ormai semideserta, si è quasi del tutto riversato sulle spiagge. Maria è una donna colombiana sulla trentina, questa notte ha dormito in macchina. Siamo nel cuore del quartiere Laurentino e tutto sommato per Antonio, – camionista sessantenne, malato oncologico – oggi è una giornata fortunata: è partito con un bus alle 4:30 da Ostia, ma entro la mattinata potrebbe riuscire a fissare quell’appuntamento che aspetta da mesi. Questa mattina non c’è tanta fila. Anche per Pacifico, che ha ottant’anni e le dita piene di anelli, oggi niente mare. Per lui la giornata inizia come per gli altri: in coda davanti allo sportello dell’Asl Roma 2 di via Marotta. I tre non si conoscono, eppure si ritrovano seduti a chiacchierare, uno accanto all’altro, sulla scalinata che porta all’ufficio rinnovo patenti speciali. L’edificio affaccia su un famoso ponte del quartiere, è solamente uno dei tanti sportelli pubblici della capitale dove regna il caos. Ogni giorno dieci del mese, in fila dalle prime ore del mattino, si incontrano quelli che rientrano nel variegato mondo delle patenti speciali. Tra questi anche Maria, Antonio e Pacifico, tre tra i molti anziani, disabili e malati. Su un muretto, il foglietto artigianale che regolerà le entrate ha già una lunga lista di nomi segnati. E a fare da spartiacque tra chi aspetta c’è un cartello rosa appeso con lo scotch. “Sinistra fila per il banco. Destra fila per i ritiri”, recita la scritta a mano in nero.

Per richiedere l’appuntamento non c’è un sito e non è possibile effettuare una prenotazione online: l’unico modo è arrivare il prima possibile. Maria prende un caffè, in ciabatte e con la tuta. Per lei è la seconda volta davanti ai cancelli. “Il mese scorso sono arrivata alle 3 del mattino ma alle 13 i terminali non funzionavano più e mi hanno mandato a casa”, racconta. “Così oggi ho preferito arrivare a mezzanotte e riposare qualche ora in macchina”, prosegue. Antonio, in fila per il rinnovo della patente C, necessaria al suo lavoro, era già venuto a gennaio ma “era troppo presto perchè l’appuntamento si può fare solo a partire da 120 giorni prima della scadenza. Lo ho appreso qui, allo sportello”, spiega. “L’ultima volta ero al numero 78 e mi hanno chiuso la porta in faccia poco prima di entrare, avranno venduto a qualche agenzia i posti”, aggiunge. In quell’occasione, insieme ad altri, Antonio ha chiamato i carabinieri e il gruppo ha fatto una citazione all’Asl.

“Io lavoro – spiega – non posso venire qua il 10 di ogni mese”. Al centro, sul Lungotevere della Vittoria, la situazione è uguale. A Vitinia anche, nelle vicinanze di Ostia. “Qui c’è un altro centro ma il quartiere è piccolo e fanno solo 30 visite”, raccontano dalla fila. “Si preferisce venire qua che ci sono più posti”, chiarisce una persona. Pacifico, invece, è un’anziano signore che abita all’Eur e da giovane faceva il pittore. Ogni due anni per lui arriva il momento: “Mi sono messo sull’autobus alle 6:30 questa mattina. Oggi va bene, sono stupito. Ma la trafila è ancora lunga: bisogna richiedere l’appuntamento poi andare a pagare il bollettino e c’è la visita da fare. A quasi ottant’anni è difficile”.

Sono in tanti quelli che negli ultimi mesi hanno denunciato i disagi causati dalle lunghe code. Complici il Covid e l’arrivo dell’estate, con il passare dei mesi la situazione è peggiorata. Tra questi c’è chi, in questi giorni ha scritto una lettera alla commissione Politiche sociali di Roma per denunciare “il pesante disservizio registrato a danno di moltissimi cittadini”. Nel testo che “Agenzia Nova” ha potuto visionare si riferisce: “File di cittadini, per lo più anziani e con disabilità, per ore fuori dagli uffici perché la guardia giurata non fa entrare nessuno prima delle 10:30”.

Intanto per questo 10 di agosto, con mezza città in ferie, la coda allo sportello della Asl Roma 2 si smaltisce presto. Un vigilante ascolta il malcontento. Assicura che da oggi, “sarà possibile prenotarsi tutti i giorni dalle 8:30 alle 16:30”. Se è vero si vedrà domani. Per ora Maria, Antonio e Pacifico escono dal palazzo dopo aver conquistato il loro appuntamento, una pila di scartoffie tra le mani da compilare. A qualcuno spetta un lungo viaggio di ritorno. Pacifico si incammina alla fermata del bus. Altri vanno al bar a fare colazione. Tornano. Dopo mezz’ora Pacifico, con i suoi ottanta anni è ancora lì. E tra quelli che hanno passato la mattinata sulla scalinata con lui, uno si fa avanti e gli offre un passaggio.

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