Le radici di un grosso pino hanno ceduto e l’albero, questa mattina poco dopo le 7, si è schiantato sulla strada in piazza dell’Aracoeli a Roma, in prossimità dell’intersezione con via del teatro di Marcello. Il pino pesante diverse decine di quintali, non ha causato danni. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del I gruppo Trevi per la messa in sicurezza dell’area e per gestire della viabilità di zona. é stato necessario ristringere la carreggiata. Allertato il servizio giardini da parte degli agenti.
Lo scorso 13 luglio un episodio analogo è avvenuto in piazza San Marco, nei giardini che affacciano su piazza Venezia e l’Altare della Patria, a pochi passi dal Campidoglio.
Flavia De Gregorio, capogruppo di Azione in Campidoglio, dichiara: “Zero manutenzione del verde, zero pianificazione, zero investimenti ad hoc. Il risultato è che, ad una settimana di distanza dall’ultimo crollo, sempre nella stessa area viene giù un altro pino e si rischia di nuovo di sfiorare la tragedia. È evidente che non possiamo più permetterci di aspettare: ormai siamo in emergenza e dobbiamo comportarci di conseguenza”. “Per tutelare il nostro verde – aggiunge – serve organizzare subito una task force di agronomi ed esperti guidata da una figura capace di coordinare interventi ormai improcrastinabili. Più volte in passato, oltre ad aver sottolineato la necessità di curare un patrimonio di fondamentale importanza per la nostra città, ho chiesto un catalogo aggiornato delle alberature, in modo da conoscerne lo stato di salute e programmare le attività necessarie a garantirla. Quanto accaduto si poteva evitare”.
Stefano Erbaggi, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia: “Tragedia sfiorata a piazza Venezia. Un pino è caduto schiantandosi al suolo. Solo per miracolo non ci sono vittime”. “È ormai urgente e non procrastinabile – prosegue Erbaggi – un immediato e radicale intervento per la cura dei pini della Capitale che vada a sostituire uno sgangherato piano del verde fatto di abbattimenti e potature incontrollate che indeboliscono le piante invece di rafforzarle”.