Auto parcheggiate in doppia o anche terza fila, motorini in ogni angolo, furgoni sui marciapiedi e taxi fermi sulle strisce pedonali. Così in piazza di San Bernardo, nel centro di Roma, la sosta selvaggia ha preso il sopravvento. Lo spazio lasciato libero è appena sufficiente per consentire ai mezzi di transitare. Per il resto, con un po’ di fantasia, qualsiasi posto può diventare un parcheggio. Davanti alla chiesa di Santa Susanna, ad esempio, le auto vengono lasciate anche sui marciapiedi, mentre sulla piazzola al centro della rotonda, oltre alle biciclette e ai monopattini a noleggio, non è raro trovare qualche furgone fermo per il tempo necessario a scaricare la merce o effettuare una consegna. Per la sosta in doppia fila, la multa può arrivare fino a 42 euro.
Per chi parcheggia sul marciapiede, invece, la sanzione è di massimo 87 euro. Ma questo non sembra fermare gli automobilisti. Veicoli in doppia fila sono in via Barberini, all’inizio di via del Quirinale, in via Parigi, con la sosta selvaggia che è all’ordine del giorno nei quartieri da Trevi a Castro Pretorio. All’angolo di piazza Santa Susanna, davanti al locale “Pan Bernardo”, una schiera di auto e furgoncini occupa tutta l’area, arrivando a ridosso della rotonda. Sui cruscotti, diverse persone hanno lasciato dei biglietti con scritto i numeri di telefono, in caso ci fosse bisogno di spostare il mezzo. “Tutti i giorni è così, a volte anche peggio”, spiega un dipendente di Pan Bernardo. “Si comincia la mattina presto: già dalle 7 non si trova più parcheggio”, conclude.