Auto parcheggiate sui marciapiedi, motorini e monopattini abbandonati ovunque. Via Veneto, simbolo de “La dolce vita” di Federico Fellini e di una Roma conosciuta in tutto il mondo, oggi è diventata un luogo dove vige la sosta selvaggia, e in cui anche gli spazi riservati ai pedoni diventano, all’occorrenza, luoghi dove lasciare i mezzi: nella migliore delle ipotesi per qualche minuto, nei casi peggiori per molte ore. Già di prima mattina, è evidente lo stato in cui versa la strada che collega piazza Barberini a Porta Pincinana, zona di bar, uffici e alberghi. Soprattutto in corrispondenza dei vari hotel della via, infatti, oltre ai mezzi del Noleggio con conducente (Ncc) ci sono anche le auto private ferme sul marciapiede: si aggiungono ai motorini e monopattini, parcheggiati talvolta in piccoli gruppi.
E nemmeno i cantieri fermano gli autisti e gli automobilisti indisciplinati. È il caso dei lavori di fronte alla Banca nazionale del lavoro, dove le macchine sono parcheggiate nonostante il cartello indichi il divieto di sosta. Un problema che si somma ai mezzi parcheggiati in doppia fila nelle traverse di via Veneto, come via Lombardia e via Sicilia, e quelli in sosta lungo le corsie preferenziali per autobus e taxi, spesso costretti a fare il giro, passando per la corsia principale, per raggiungere la fermata. “Qua davanti lo spazio è abbastanza grande, quindi tendenzialmente non è un disagio, però se aumentano le auto, è più che altro un disservizio per i pedoni”, lamenta Matteo, dipendente della Sartoria Rossi.
“Se parcheggiano troppo a ridosso dell’ingresso levano visibilità al negozio, ma il fatto che una persona debba circumnavigare le macchine invece di poter camminare dritto sicuramente non è piacevole”, conclude Matteo. “Di solito ci sono le auto in doppia fila nella via qui accanto. Ma al di là dello scarico merci, durante la mattina può capitare che alcune auto si mettano sui marciapiedi. Tutte le mattine la situazione è un po’ questa”, racconta un lavoratore del Nobu Hotel. “Servirebbero i parcheggi come una volta, perché al momento non c’è parcheggio in via Veneto”, afferma Francesco, edicolante da 45 anni.
“I monopattini – spiega Francesco – ormai sono dappertutto, così come le biciclette, e sui marciapiedi è una camminata a ostacoli. Di auto, se ci sono, si trovano agli angoli delle strade, soprattutto nelle traverse, ma sulla via no, anche perché non c’è parcheggio. È inutile che dicano di parcheggiare al parcheggio di Villa Borghese, non ci va nessuno, è scomodissimo. Così anche i furgoni, che devono scaricare nei vari bar e ristoranti, devono parcheggiare un po’ sul marciapiede e un po’ sulla corsia preferenziale”, conclude l’edicolante.