Ringrazio tutti i romani e tutte le persone che da ogni parte d’Italia hanno espresso solidarietà e hanno voluto dare aiuti concreti donando libri e permettendo che la bancarella riaprisse a pochi giorni dall’incendio”. Lo dice Alberto Maccaroni, conosciuto come “Il Professore”, titolare della bancarella dei libri andata distrutta all’alba di sabato, a piazzale Flaminio a Roma. Un incendio quasi certamente doloso “su cui le forze dell’ordine stanno indagando, ma credo si tratti di una ragazzata”.
Una ragazzata, però, che ha distrutto oltre 6mila volumi e tutta la struttura di supporto.
“In tre abbiamo sgomberato tutti i libri bruciati o rovinati dalle fiamme -continua-, e tutta la scaffalatura sostituendola con altra scaffalatura”. I libri, invece, che da stamattina sono nuovamente esposti, sono il frutto “della generosità della gente” ha detto. “Una grande sensibilità del popolo romano e anche di altre città. Pacchi di libri sono arrivati da Torino e Milano. Una risposta importante dovuta probabilmente al fatto che la ‘cultura bruciata’ sulla bancarella ha fatto pensare a Giordano Bruno”.
Tra i 6mila libri distrutti c’era “una fornita parte scientifica e storica. Purtroppo è andato tutto perduto”.