Roma: due esposti per piazza Ue, indaga la Corte dei Conti

Lega presenta interrogazione su gestione commissariale

Sono due gli esposti che riguardano la manifestazione “Una piazza per l’Europa” che si è svolta a Roma in piazza del Popolo sabato 15 marzo. Il primo è stato protocollato in Corte dei conti dal capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori. L’altro esposto invece è stato presentato alla procura capitolina dal senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. La contestazione del centrodestra riguarda i costi della manifestazione a carico delle casse comunali e che, secondo alcune ricostruzioni a mezzo stampa, ammonterebbero a una cifra tra i 270 mila e i 350 mila euro. Sul punto il capo segreteria del sindaco, Albino Ruberti, ha confermato una spesa attorno ai 270 mila euro nel corso di una commissione Trasparenza, presieduta da Federico Rocca di Fratelli d’Italia, la scorsa settimana, e il sindaco Roberto Gualtieri ha difeso la scelta, rivendicando il sostegno anche ad altre manifestazioni pubbliche di diversa natura. Successivamente al consigliere della Lega, Santori, è stato comunicato che il procuratore regionale Paolo Rebecchi condurrà degli approfondimenti a seguito dell’esposto. Tuttavia in queste ore la Lega ha protocollato in Campidoglio un’ulteriore interrogazione chiedendo conto alla giunta comunale delle precedenti rilevazioni della Corte dei conti sul debito pregresso, gestito dalla Gestione commissariale istituita nel 2008, e che “ammonterebbe ancora a 3,75 miliardi di euro, con un ulteriore miliardo di debito commerciale potenziale legato a contenziosi in corso”, si legge nel documento a firma Santori.

Nell’atto Santori ricorda che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, “avrebbe evidenziato” in passato “che, nonostante siano stati destinati 4,4 miliardi di euro nel bilancio dello Stato per coprire i debiti antecedenti al 2008, esisterebbe la necessità di strumenti normativi ad hoc per consentire l’anticipazione di liquidità, al fine di evitare un rilevante disequilibrio nel bilancio capitolino tra il 2025 e il 2028”. Santori afferma quindi che “la gestione commissariale avrebbe sostenuto costi significativi per servizi di assistenza tecnico-organizzativa” citando alcune gare (una del 2016-2019) da 3,1 milioni, (una del 2020) da 2,2 milioni, e una estensione contrattuale della stessa al settembre 2024. I dettagli delle osservazioni sono stati riportati stamattina dal quotidiano “Libero”.

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