Roma, la sindaca “spinge per aumento tariffe acqua”

La denuncia del capogruppo del Pd capitolino, Giulio Pelonzi

Pelonzi (Pd), da Raggi decisione scandalosa su aumento tariffe acqua 19 per cento
“Ieri (mercoledì ndr) all’assemblea dei sindaci dell’Ato 2, convocata da Virginia Raggi come sindaco dell’area metropolitana, la prima cittadina di Roma, in qualità di azionista di maggioranza di Acea, ha proposto un aumento del 19% in tre anni sul prezzo di fornitura dell’acqua”. Lo dice in una nota il capogruppo del Pd capitolino, Giulio Pelonzi.

“Una richiesta di aumento che si aggiunge a quella degli ultimi tre anni pari al 6% annuo. Le giustificazioni addotte da Virginia Raggi sono le spese relative all’ammodernamento delle reti. A fronte di utili di Acea pari a centinaia di milioni di euro netti l’anno – prosegue – la sindaca di Roma ha pensato bene di far pagare ai romani e ai cittadini della provincia gli investimenti della società capitolina sull’ammodernamento delle reti idriche, lasciando intatti i dividendi per i privati. La paladina dell’acqua pubblica, anziché reinvestire parte degli utili, mette le mani nelle tasche dei cittadini e lo fa nel momento più critico della crisi economica e sanitaria da Coronavirus. La proposta è a dir poco indecente – aggiunge Pelonzi – e come gruppo del Pd capitolino abbiamo predisposto una mozione urgente in assemblea capitolina, affinché in questa fase emergenziale non venga applicato alcun aumento tariffario su un bene primario come l’acqua. Viste le evidenti difficoltà economiche che già gravano sulle famiglie, immaginare di aumentarne le tariffe è scandaloso. I fondi necessari per l’ammodernamento delle reti idriche siano prelevati dagli utili d’esercizio”, aggiunge.

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