In piazza del Campidoglio c’è stata oggi la manifestazione dei lavoratori di Roma Metropolitane, società del Comune che si occupa di infrastrutture per la mobilità.
“Per uccidere un uomo non serve togliergli la vita basta togliergli il lavoro”, recita un cartello esposto dai dipendenti che, preoccupati per il loro futuro, oggi hanno scioperato rispondendo alla mobilitazione lanciata da Cgil, Cisl e Uil.
“La società rischia di esser messa in liquidazione e noi temiamo licenziamenti collettivi. Ci sono già 3 bilanci non approvati e quest’anno ci avviamo verso il quarto – ha spiega to Daniela Orlando (Rsa Cgil) -. Inoltre il contratto di Roma Metropolitane con il Comune è fermo a fine 2017, non è stato rinnovato e c’è in ballo anche un contenzioso su alcune fatture che alla fine rischiamo di pagare noi lavoratori. Siamo qui per dire che non vogliamo più come interlocutori gli uffici ma la politica: ci dicano chiaramente cosa vogliono fare di Roma Metropolitane e dei suoi 150 lavoratori. Ricordo che nonostante tutto stiamo lavorando noi sui progetti su cui punta l’amministrazione: dal corridoio Laurentino al prolungamento della metro C fino al piano urbano della mobilità sostenibile”