Con l’inizio del nuovo anno accademico, sono tornate le proteste dei collettivi di sinistra dell’Università La Sapienza di Roma, che annunciano un presidio ogni settimana contro il caro affitti e per il diritto allo studio. Questa mattina circa 10 persone hanno dato vita a una manifestazione, organizzata da Cambiare rotta, di fronte alla sede di Disco Lazio, in via Cesare de Lollis.
All’ingresso dell’ente della Regione Lazio per il diritto allo studio è stata posizionata una tenda, mentre i manifestanti hanno esposto alcuni cartelli e striscioni. Uno striscione, in particolare, porta la scritta: “Anno nuovo, stessi problemi: senza casa non c’è diritto allo studio”. “Anche oggi bussiamo a Disco Lazio, lunedì per il diritto allo studio” e “Le borse non bastano più, gli studentati cadono a pezzi: questo non è diritto allo studio”, è quanto si legge su alcuni cartelli retti dai manifestanti. “Siamo qui oggi e abbiamo deciso che ogni lunedì ci troveremo qui per protestare per il nostro diritto allo studio, per far sentire la nostra voce a questo ente regionale, che dovrebbe garantire il nostro diritto allo studio”, ha gridato una manifestante al megafono. “Sta ricominciando l’anno accademico ma la situazione che troviamo è la stessa, se non peggiore, degli anni scorsi”, ha aggiunto. “Migliaia di studenti stanno vivendo una situazione drammatica perché non si trovano affitti, camere che arrivano a costare 600-700 euro e che in vista del Giubileo si stanno trasformando in case per affitti brevi, la situazione è diventata insostenibile e non abbiamo risposte dalle istituzioni”, ha spiegato Riccardo, studente di Cambiare rotta. “Mi trovo costretta a lavorare 6 giorni su 7 per potermi permettere l’affitto e i costi della vita che si alzano, come la spesa, ma anche i manuali universitari, che arrivano a costare anche 60-80 euro”, ha detto invece Elettra, una studentessa lavoratrice.