Roma si candida a sede Agenzia Ricerca Ue

Raggi scrive a Conte. Idea Zingaretti, ospitata al Forlanini

Roma si candida a ospitare la sede dell’Agenzia Europea per la Ricerca Biomedica per fronteggiare le crisi sanitarie. Per questo la sindaca Virginia Raggi ha scritto al presidente del Consiglio per spingere la capitale a ospitare al sede dell’Agenzia in un momento in cui all’Italia viene riconosciuta anche una strategia vincente e corretta nella gestione della pandemia. “Roma Capitale, sede di strutture sanitarie di livello assoluto e di Universita’ di fama riconosciuta, rappresenta la candidata ideale per ospitare la nuova sede della Agenzia Europea”, scrive Raggi, manifestando “il vivo interesse affinche’ Roma venga individuata quale sede per ospitare l’istituenda Agenzia”.

La proposta arriva a seguito dell’annuncio della Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, riguardo all’imminente istituzione del nuovo organismo che “avra’ il duplice obiettivo di rafforzare la preparazione dell’Unione Europea alle crisi e la capacita’ di gestire le minacce sanitarie transfrontaliere, sia di origine naturale che intenzionale”, si legge ancora nella lettera. E cosi’ con ancora il ricordo della rinuncia alle Olimpiadi 2024, dopo l’occasione sfumata di diventare sede dell’Agenzia Europea del Farmaco (ora ad Amsterdam) e la candidatura di Milano a sede del Tribunale unificato dei brevetti del’Unione europea, che lascia Londra, la capitale si mette finalmente in pista per ospitare l’Agenzia per la Ricerca Biomedica, forte anche delle eccellenze territoriali in prima fila nella lotta al Covid-19, Istituto Spallanzani in testa.

Lo stesso presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, sottolineava i numeri competitivi del Lazio in questo settore: se l’Italia e’ prima in Europa per quanto riguarda l’export del settore farmaceutico, con una produzione che sfiora i 33 miliardi di euro il 38% del totale viene dalle aziende del Lazio, ovvero oltre 12,4 miliardi di euro nel 2019. Nel territorio regionale sono 85 le aziende del settore 13.600 addetti e piu’ di 16 mila nell’indotto.

Ogni anno sono oltre 309 milioni gli investimenti in ricerca e sviluppo. Negli ultimi 10 anni l’export farmaceutico del Lazio e’ quasi quadruplicato, passando dai 3,3 miliardi di euro del 2009 ai 12,4 del 2019. Nel 2019 l’export farmaceutico del Lazio ha registrato un incremento del +31%, arrivando ad incidere sulle esportazioni nazionali del settore per il 38%. Numeri ai quali si devono aggiungere eccellenze ora in prima linea nella gestione e nella lotta al Covid: oltre allo Spallanzani il centro di ricerca Irbm di Pomezia, attivo per la messa a punto del vaccino, e poi i poli di ricerca universitari. La sede, come lo stesso presidente Zingaretti ha detto, potrebbe essere ospitata nel complesso dell’ex ospedale Forlanini .

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