“Siamo oltre duemila contro il governo e la nuova maturità”. È il grido lanciato dagli organizzatori sella manifestazione degli studenti medi che a Roma stanno sfilando da piazzale Ostiense fino al ministero della Pubblica Istruzione.
Una protesta nazionale che ha visto manifestazioni in oltre 50 città italiane, da Torino a Palermo, indetta per dire “No” al nuovo esame di maturità ma, sopratutto, “No al governo del cambiamento”.
Bersaglio principale della contestazione il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, ispiratore del nuovo esame di maturità che per i manifestanti altro non è che “un esperimento” in cui “gli studenti sono cavie da laboratorio. Non ci aspettavamo questa bassezza dal governo che stravolge un’esame senza darci delle linee reali sul cambiamento”.
Ma tutto l’esecutivo è nel mirino della protesta, tanto che ad aprire il corteo romano, partito da piazzale Ostiense, è un grande striscione che recita “Contro tagli e nuova maturità, bocciamo il governo”.
Gli studenti romani hanno intonato cori ed esposto decine di foto dei membri del governo, da Salvini a Di Maio, con la scritta ‘bocciato’.
“Questa riforma – denunciano – non è stata discussa con gli studenti. Si sente la mano leghista che sta riformando il sistema scolastico, lo dimostra anche la questione sulle autonomie. Sarà una primavera di mobilitazione come non si vedeva dai tempi della buona scuola. Questo governo è bocciato”.