Roma, sui mezzi pubblici ci si può sedere liberamente?

Il dubbio di molti utenti di autobus e metro. La risposta di Atac a Radiocolonna

L’emergenza causata dalla pandemia di Covid19 ha scombussolato tanti servizi pubblici. Il tpl è forse il settore più colpito dalle novità: si pensi, solo per citare la Capitale, alle tante modifiche subite da servizio: posti alternati, isolamento del conducente, percorsi da seguire sotto alle metropolitane, segnaposto in banchina e abolizione momentanea degli autobus notturni. Sebbene molte di queste misure oggi non siano più in vigore – tranne la catenella che separa il conducente dal resto del bus, che ha provocato diverse polemiche – l’utenza fa fatica a riabituarsi alla normalità, soprattutto sul tema dei posti a sedere. Chiunque prenda a Roma gli autobus o le metro, si accorge che spesso c’è ancora una certa riluttanza a mettersi seduti accanto ad un altro passeggero e può capitare che l’utente già seduto non prenda molto bene il fatto che un’altra persona possa stazionare a distanza così ravvicinata. Alcuni utenti sui social raccontano addirittura di litigi tra passeggeri proprio a causa del ‘mistero’ sorto attorno all’argomento.

In definitiva, ci si può sedere o no, liberamente, sui posti del tpl capitolino? Radiocolonna ha avuto una risposta ufficiale da Atac, che ci fa sapere che da quando la capienza sui mezzi è passata dal 50% all’80%, ci si può sedere liberamente. Una confusione generata anche dal fatto che, su certe postazioni, ancora c’è il residuo dell’adesivo del vecchio divieto.

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