Taglio degli alberi a via Pozzuoli e troppo spazio dato alle auto su via La Spezia e via Taranto. Il progetto del Comune di Roma non piace a tutti
Non piace a tanti cittadini di San Giovanni il taglio degli alberi effettuato in questi giorni a via Pozzuoli. Un’azione necessaria per consentire alla strada di diventare a doppio senso di marcia, ma probabilmente anche perché le piante erano malate. Nel quadrante attorno a via La Spezia sono infatti iniziati i lavori per rivedere la viabilità. In sostanza, via Taranto e via La Spezia diventeranno a senso unico, saranno realizzate sui due assi principali piste ciclabili e corsie preferenziali, rivisti i posti auto. E anche su questo progetto tanti cittadini di quella zona hanno molte perplessità.
Lunedì scorso l’apertura del cantiere. Il presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale, Enrico Stéfano, afferma di tenere particolarmente a questo progetto… Questa opera riveste una particolare importanza perché è nata da un’idea comune e condivisa con diverse associazioni (in particolare i SottoVuoti, Laboratorio di progettazione partecipata ) e rappresentanti delle scuole e residenti, è stata il frutto di mesi e mesi di riunioni settimanali e sopralluoghi con i nostri tecnici, uffici, staff della mia Commissione, Assessori del VII Municipio, progettisti delle nostre aziende partecipate (non solo Roma Servizi per la Mobilità e Atac, anche Risorse per Roma), della Polizia Locale (preziosissima per il lavoro sulla viabilità). Quella che prima era un’autostrada urbana, pericolosa, che portava il traffico e il rumore dentro le case e in prossimità di scuole ed uffici, con alti livelli di inquinamento, diventa un luogo riqualificato, rigenerato, con spazi per pedoni, ciclisti, utenti del trasporto”.
Ma è proprio questo ciò che alcuni cittadini di San Giovanni contestano. Via La Spezia e via Taranto, afferma un nutrito gruppo di residenti, diventeranno due strade ad elevato scorrimento perché il senso unico invoglierà gli automobilisti ad aumentare la velocità. Inoltre, per fare inversione di marcia sarà necessario in sostanza arrivare quasi fino a piazza Re di Roma. E anche SottoVuoti fa sapere che del loro progetto è stata presa solo una piccola parte: nei fatti scompare la pedonalizzazione di largo Brindisi, e il rischio che sulle due arterie principali di San Giovanni il traffico aumenti è reale.
Antonello Ciancio, responsabile di Articolo 1 al municipio VII, afferma che “largo Brindisi, contrariamente a quanto affermato nel fascicolo illustrativo, rischia di diventare uno spartitraffico, con le automobili che, lungo via Taranto, correranno a meno di due metri di distanza dalle abitazioni. Quindi non “meno traffico e smog”, come riportato nel citato fascicolo, ma più traffico e più smog e, soprattutto, senza l’ampliamento della zona pedonale. Tutt’altro sarebbe invece pedonalizzare la prima parte di via Taranto e far diventare veramente largo Brindisi un’oasi per i cittadini e per i ciclisti. Variare in corso d’opera i lavori attuali per riportarli verso una maggiore accettabilità ambientale è possibile mediante piccole modifiche al programma e, soprattutto, senza aumento dei costi, ma con un sensibile aumento della qualità urbana.”