Sono i corso in Sardegna le operazioni per il, lentissimo, scrutinio delle elezioni regionali. Le urne si sono chiuse ieri con l’affluenza al 53,77%, segnando un +1,5% rispetto al 2014.
I dati parziali confermano il vantaggio del candidato del centrodestra Christian Solinas. I risultati di 44 sezioni su 1.840 (oltre 10mila voti) lo danno al 49,25% contro il 32,28% di Massimo Zedda (centrosinistra) e l’11,01% di Francesco Desogus (M5s).
A distanza seguono gli altri sfidanti: Mauro Pili (Sardi Liberi) al 3,08%, Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) al 2,26%, Andrea Murgia (Autodeterminazione) all’1,61% e Vindice Lecis (Sinistra Sarda) allo 0,48%.
La forbice tra centrodestra e centrosinistra si allarga ulteriormente con i parziali (23 sezioni su 1.840) relativi alle liste: la coalizione di Solinas è avanti con il 52,47%, seguono quelle di Zedda con il 30,34% e del M5s (unica lista) con il 9,36%. Quindi il Partito dei Sardi al 3,82%, Sardi Liberi all’1,92%, Autodeterminatzione all’1,51% e Sinistra Sarda allo 0,55%.
I dati reali, attualmente, non rispecchiano il testa a testa tra Solinas e Zedda fotografato ieri sera dagli exit poll. Lo scrutino, che in Sardegna segue delle regole previste dalla legge regionale, si dovrà concludere entro 24 ore dall’inizio dello spoglio, cioè alle 7 di domani mattina.