Scuola: tema su Israele e Palestina, nella bufera docente del Righi

Secondo la famiglia di un giovane studente, l'insegnate avrebbe assegnato un elaborato scritto agli alunni, partendo da quello pro Israele del figlio, indicato sul registro elettronico con nome e cognome e come cittadino italo-israeliano

Il liceo Righi

Un dibattito in classe sulla guerra tra israeliani e palestinesi rischia di far perdere il posto di lavoro a un insegnante del liceo Righi di Roma. A scriverne oggi è il dorso romano del Corriere della Sera, che riporta il racconto della famiglia dello studente minorenne. Tutto sarebbe partito dall’assegnazione di un tema sulle ragioni di “Israele”, rappresentate dal giovane, che sarebbe stato citato nel registro elettronico con nome e cognome e indicato come cittadino italo-israeliano. Il docente, prima, aveva fornito agli studenti una serie di materiali (alcuni documenti di Amnesty International) sul “sistema di apartheid in Israele contro i palestinesi” e poi chiesto loro di produrre un elaborato scritto argomentando delle tesi in contrapposizione a quelle del compagno.

La vicenda sarebbe stata segnalata al ministero dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico regionale che in questi giorni ascolterà tutti i protagonisti per ricostruire l’accaduto. Se dovessero essere accertate responsabilità a carico del professore, spiega il Corriere, potrebbe scattare una sanzione (dal rimprovero alla sospensione, fino al licenziamento nei casi più gravi).

La famiglia del ragazzo ha raccontato al Corriere che l’insegnante continuava a sollecitare il dibattito sul conflitto tra Israele e Palestina sempre con lo stesso taglio, cioè di condanna per l’operato di Israele. Avrebbe chiesto agli alunni di commentare il “bombardamento dell’ospedale di Gaza da parte di Israele e la morte di più di 500 palestinesi” e di riflettere sui “cambiamenti nelle relazioni tra Italia e Israele dagli anni Settanta a oggi”, dopo aver proiettato un filmato con il discorso al Parlamento dell’ex premier Bettino Craxi “sulla lotta del popolo palestinese contro il colonialismo”.

Il docente, continua il racconto dei genitori dello studente, durante una lezione di storia – nell’anniversario del rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma del 1943 – avrebbe definito “infondati” gli “accostamenti tra la persecuzione nazifascista degli ebrei e gli attentati del 7 ottobre 2023 nello Stato di Israele”. Ma solo  quando il figlio è stato indicato con nome e cognome e doppia cittadinanza nel tema proposto ai compagni  avrebbero deciso di intervenire. Vedremo come andrà a finire e se, prima dell’epilogo, riusciremo a sentire cosa ha da dire il docente su questa vicenda.

 

 

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