Per una ripartenza a settembre adeguata, in piena sicurezza per i 500 mila studenti romani è stata avviata una ricognizione di spazi extra, oltre a quelli già comunemente destinati all’istruzione.
«Ho preso già contatti – annuncia a ‘’Il Messaggero’’ il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Lazio, Rocco Pinneri – perché Esercito, Marina, Areonautica hanno spazi importanti nella città che vengono già usati e alcuni possono essere liberati. Anche in questo caso, però, dovranno essere organizzati per l’utilizzo didattico. L’ex camerata di una caserma, ad esempio, ha bisogno di interventi ma è sicuramente un aiuto e la provincia mi ha già detto che è pronta, anche grazie alle risorse che saranno finanziate dal governo, a dare una mano per l’acquisto di quelle soluzioni temporanee: dalle tramezzature mobili ad esempio ai banchi».
Fra le strutture militari che potrebbero ospitare studenti viene indicata sulla Tiburtina la Caserma Ruffo, il centro militare di via Dalmata (quartiere Prati), la cittadella della Cecchignola o alla zona militare di Pratica di Mare, per servire una parte importante del quadrante a sud di Roma e del suo hinterland.
Annunciata poi una prossima riunione con tutti presidi del Lazio a cui verrà sottoposto un questionario per il monitoraggio delle scuole.
Secondo Pinneri il monitoraggio servirà a calcolare con precisione gli spazi che mancano e a capire quanti altri docenti serviranno. Alcuni edifici sono impossibilitati a ospitare gli studenti e a garantire le dovute distanze, altri (ma la quota è decisamente inferiore) hanno degli ambienti inutilizzati.
Infine è previsto uno “step” con Città Metropolitana e Campidoglio per dotare le scuole, laddove possibile, di tensostrutture e prefabbricati in presenza di spazi esterni da poter sfruttare.
Si tratta di soluzioni più adatte alle scuole di infanzia, elementari e medie per le quali si tende ad escludere l’ipotesi “doppio turno” al pomeriggio che sarebbe molto disagevole per le famiglie.