Gli operatori di Roma Capitale hanno proposto supporto e accoglienza in strutture alternative a tutte le 199 persone in condizioni di fragilità che si sono sottoposte al censimento nell’immobile di via Cardinal Capranica. Lo rende noto il Campidoglio il quale spiega che dalle prime ore di questa mattina, così come nelle settimane precedenti, gli operatori della Sala Operativa Sociale hanno formulato e continuano a formulare le proposte di accoglienza che prevedono assistenza alloggiativa e un progetto personalizzato di inclusione.
Sul posto sono a disposizione dei bus dell’Atac per il trasferimento delle persone nelle strutture a loro riservate. “Abbiamo lavorato per replicare il lavoro efficace che fu messo in campo a febbraio per liberare l’immobile occupato di via Carlo Felice: l’obiettivo è contemperare la tutela della legalità e il rispetto dei diritti umani. L’assistenza alloggiativa è garantita agli interi nuclei familiari, che quindi non vengono divisi”, spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
Dopo l’ex Penicillina e via Carlo Felice oggi è toccato alla ex scuola di via Cardinale Capranica. L’immobile di Primavalle era infatti nella lista prioritaria degli edifici da sgomberare a Roma decisa in un vertice in prefettura il 28 febbraio scorso col placet del Ministro dell’interno Matteo Salvini. Lo sgombero è stato giustificato dal fatto che la struttura “è pericolante”. L’ex scuola era occupata dal 2003 ma tra gli anni ’80 e i primi anni ’90 era già stata oggetto di occupazione da parte di alcune formazioni antagoniste.
Secondo gli occupanti nell’ex scuola vivevano circa 340 persone, molte famiglie con bambini che vanno a scuola negli istituti della zona, qualche anziano. Molti sono stranieri: chi viene dal Marocco, chi dalla Romania. Pochi gli italiani. In tanti vivevano qui da anni, trasformando le aule in miniappartamenti. Tra gli abitanti molti dicono di avere lavori saltuari, di arrangiarsi dopo avere perso occupazioni stabili ed essere stati licenziati o finiti in cassa integrazione. Tanti anche gli sfrattati.