Dopo dieci anni di paura finisce un incubo per Sabrina Ferilli. Il gip di Roma ha, infatti, disposto il divieto di avvicinamento nei confronti dell’uomo che dal 2009 la perseguita rendendo la sua vita un inferno. Atti persecutori il reato contestato a Carlo N., italiano di 68 anni, che aveva preso di mira in modo ossessivo la nota attrice che nei mesi scorsi ha presentato una denuncia e che qualche settimana fa è stata convocata a piazzale Clodio per raccontare quello che stava vivendo. Appostamenti sotto casa, continuo invio di lettere dal contenuto farneticante, presenza costante in tutti gli appuntamenti pubblici dell’artista.
Lo stalker era diventato una figura inquietante e non più gestibile nonostante la Ferilli abbia tentato in tutti i modi di dissuadere l’uomo. Un tentativo vano, la situazione è andata peggiorando anno dopo anno e negli ultimi tempi il sessantenne aveva accentuato la sua ossessione al punto da avvicinare la donna prendendola per un braccio nel tentativo di fermarla. Un salto di qualità nelle sue attenzioni “malate” che ha spinto l’attrice a presentare una denuncia.
Nelle scorse settimane il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Claudia Cento hanno raccolto gli elementi a carico del sessantenne, che all’inzio si era avvicinato all’attrice affermando di essere un suo fan. L’uomo spediva in continuazione lettere. In alcuni casi utilizzava spiegazioni cervellotiche per “giustificare” la sua mania.
“Ho un mandato dei marziani per garantire la prosecuzione della razza umana”, ha messo nero su bianco in una missiva inviata all’attrice cinquantenne. Gli appostamenti sotto casa si erano fatti quotidiani al punto che la Ferilli, protagonista anche del film vincitore dell’oscar “La grande Bellezza”, è stata costretta a cambiare le sue abitudini nel tentativo di depistare lo stalker per evitare di incontrarlo. Il provvedimento disposto oggi del gip Alessandro Arturi stabilisce che l’uomo deve restare a distanza della vittima con la quale ha il divieto di avere alcun tipo di contatto. Una misura che potrebbe inasprirsi nel caso in cui Carlo N. continuasse nelle sue condotte persecutorie. (Fonte ANSA).