Strade killer: Roma capitale degli incidenti stradali, a ottobre record di morti, 11 in 10 giorni

A preoccupare è il trend del 2023 rispetto al 2022, che secondo l'Aci Roma si è chiuso con un drammatico bilancio di 150 vittime. A due mesi e mezzo dalla fine dell'anno questo limite è già stato superato

Altre quattro vittime della strada in sole 48 ore. Il bilancio a Roma e provincia nel 2023 – scrive oggi il dorso locale del Corriere della Sera – ha toccato quota 152, tra queste 30 pedoni, mentre le persone finite sotto indagine per omicidio stradale sono oltre un centinaio.

Fra le arterie più pericolose, dove negli ultimi mesi ci sono stati più incidenti, sono Prenestina, Casilina, Nomentana, Cristoforo Colombo e Raccordo anulare. Preoccupano le condizioni di sicurezza di via Prenestina, in particolare oltre il Raccordo anulare, con due incidenti mortali in pochi giorni, entrambi nei pressi di Palestrina. Ma l’elenco è lungo. E comprende anche via Braccianese dove domenica pomeriggio, fra La Storta e Bracciano, Mariangela Palozzi, 39 anni, ha perso la vita davanti al marito e i figli, due bambini di 7 e 11 anni, nello scontro frontale tra due auto, una Lancia Y e una Jeep. I tre sono rimasti feriti in modo grave e sono stati ricoverati all’ospedale di Bracciano e (i bimbi) al Policlinico. In prognosi riservata anche gli occupanti dell’alatra verdura, trasportati in ambulanza al Sant’Andrea.

A impressionare – continua il Corriere della Sera – sono i numeri di ottobre, con dodici morti in undici giorni. Non era mai successo negli ultimi anni. Dopo dieci mesi Roma ha ancora una volta il triste record di Capitale degli incidenti stradali con esito fatale. Distrazioni al volante (uso del telefonino, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza), ma soprattutto l’eccessiva velocità dei veicoli nel totale disprezzo dei limiti imposti dal Codice della strada, rappresentano le cause principali di tragedie che stanno insanguinando la metropoli e la provincia con una media di una vittima ogni due giorni. Senza contare gli oltre 10mila feriti, con casi di persone ricoverate in ospedale in prognosi riservata – alcune delle quali sono poi decedute nonostante le cure dei medici -, che sono spesso ignorate dalle cronache. A preoccupare è il trend del 2023 rispetto al 2022, che secondo l’Aci Roma si è chiuso con un drammatico bilancio di 150 vittime. A due mesi e mezzo dalla fine dell’anno questo limite è già stato superato.

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