Tav: su analisi costi-benefici è scontro tra M5S e Lega

Per i Cinquestelle, "lo stop è l'unica via", mentre la Lega dice: "Non è il Vangelo". Ponti difende neutralità del dossier, ma uno dei commissari si dimette

Nel parere dell’analisi costi-benefici sulla Tav non c’è stato “alcun atteggiamento ideologico”. Lo ha detto il professor Marco Guido Ponti in audizione alla commissione Trasporti della Camera. “La neutralità del gruppo di lavoro – ha detto – è come quella di un medico che vede il quadro clinico di un paziente con radiografie e analisi e lo vede molto ammalato. Se il medico è coscienzioso, allora risponde che il paziente è molto ammalato”. E anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa oggi ha commentato che “l’analisi parla chiaro: per l’ambiente il saldo è decisamente negativo”

Ieri la pubblicazione del documento, secondo il quale i costi della Torino-Lione superano di 7 miliardi i benefici, aveva scatenato reazione contrastanti tra di due partiti al governo.

Per il M5s, “lo stop è l’unica via”, ma la Lega frena: “Non è il Vangelo”, mentre per i francesi si tratta di un’ “analisi di parte”.

Il professor Coppola, uno dei 6 commissari, si è dimesso per non partecipare alla stesura della relazione e un’intervista al Corriere della Sera fa sapere di averne consegnata una alternativa, che si discosta dalle conclusioni di quella ufficiale, al ministro Toninelli.

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