Due scosse di terremoto molto forti, poco dopo le 7, hanno fatto tremare le Marche e il centro Italia. La più forte è stata di 5.7 alle 7.07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. Sono state localizzate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese.
Secondo i dati aggiornati alle ore 11 rilasciati dall’Ingv, la sequenza sismica conta finora 51 scosse, l’ultima delle quali è avvenuta alle ore 10,55, di magnitudo 2.3. Le due scosse più forti, invece, sono state quella delle 7,07 e quella avvenuta pochi minuti dopo, alle ore 7,12, di magnitudo 4.0. Il terremoto è stato avvertito in un’area molto vasta lungo la costa adriatica, dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia.
“I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”, racconta un abitante di Fano. Non ci sarebbero, secondo le prime informazioni, danni visibili sui palazzi ma ci sono fessurazioni e crepe in diverse abitazioni.
“Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale. C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze”, racconta all’Ansa il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
GENTE IN STRADA, PAURA E DANNI
Subito dopo la prima scossa la gente si è riversata in strada. Le sale operative hanno ricevuto “oltre 1200 telefonate, continua il monitoraggio della situazione sul territorio”, ha detto il governatore delle Marche Francesco Acquaroli. “Al momento non risultano danni gravi, sono in corso sopralluoghi”, ha aggiunto.
Ai vigili del fuoco sono giunte sgnalazioni di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni. A Palazzo delle Marche, sede dell’assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici.
Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura: non si tratta di feriti in crolli ma di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico.
SCUOLE CHIUSE
In diverse città delle Marche sono state precauzionalmente sospese le lezioni scolastiche e universitarie. In particolare a Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona scuole chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Anche l’Università resta chiusa.