Le più numerose sono ancora le auto a benzina (47,4 per cento) mentre le elettriche appena lo 0,6 per cento (
Nel 2023, l’Italia ha il più alto tasso di motorizzazione dell’Unione europea: 694 autovetture per 1.000 abitanti (571 la media Ue). Il tasso continua a crescere in media, dell’1,3 per cento l’anno dal 2018, molto più che nelle altre maggiori economie dell’Unione (Germania +0,7 per cento, Spagna +0,4 per cento, Francia +0,3 per cento). È quanto emerge da un report dell’Istat sugli indicatori del parco veicolare, relativo al 2023.
Tassi di motorizzazione in aumento, per il secondo anno consecutivo, in tutti i capoluoghi metropolitani, alcuni dei quali avevano registrato una flessione di questo indicatore fra il 2018 e il 2021. Fra le grandi città superano la media nazionale Catania (815 autovetture/1.000 ab.), Reggio di Calabria e Cagliari (oltre 700). Nel 2023, il numero di veicoli a combustibili fossili pro capite (nel set degli indicatori Onu per il cambiamento climatico) continua ad aumentare a livello nazionale (da 0,873 del 2022 a 0,878), ma è quasi fermo nelle città (da 0,822 a 0,823 nell’insieme dei comuni capoluogo), grazie soprattutto alla diffusione, dal 2020 in poi, dei veicoli ibridi. Nel 2023, i capoluoghi contano in media 3.970 veicoli per km2 di superficie urbanizzata, con un massimo di 7.523 a Napoli e un minimo di 1.647 a Lucca.
La densità è mediamente più alta nei capoluoghi metropolitani (5.149 veicoli/km2) e in quelli del Mezzogiorno (4.540). Tra le grandi città, valori molto elevati si rilevano anche a Torino, Milano, Palermo e Catania. L’indice che monitora l’evoluzione del potenziale inquinante delle autovetture continua a migliorare con regolarità, scendendo nel 2023 a 110,7 nell’insieme dei capoluoghi (138,1 nel 2018). Nelle città del Mezzogiorno, tuttavia, il valore resta molto più alto (133,6) rispetto a quelle del Nord (100,9) e del Centro (104,2), prossime all’equilibrio (100) fra auto più inquinanti e a basse emissioni. Nel 2023, le auto ibride sono il 6,9 per cento del totale nei comuni capoluogo (più del 10 per cento solo a Varese, Milano e Bologna) e le elettriche appena lo 0,6 per cento (più dell’1 per cento soltanto a Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen e Trento). Le più numerose sono ancora le auto a benzina (47,4 per cento, in calo di 0,8 punti l’anno dal 2015). Il declino è ancora più lento per le auto a gasolio (35,2 per cento, -0,3 punti l’anno dal 2015).