Quasi il doppio della media dei 28. Le famiglie soffrono di più
Spiagge litorale (Foto Omniroma)
Estate, tempo di vacanze, ma non per tutti. Specialmente in Italia dove, rileva Eurostat, più del 40% della popolazione non può permettersi nemmeno una settimana di villeggiatura all’anno. Il problema non è dei single, che mediamente hanno mezzi e risorse per partire in vacanza senza pensarci troppo, bensì delle famiglie, soprattutto quelle con uno o più figli a carico. Guardando ai dati del 2018, l’ufficio europeo di statistica ha sostanzialmente fatto i conti in tasca ai cittadini di ogni Stato membro, per capire se avessero le possibilità economiche di fare un viaggio di piacere di una settimana. In Italia si è registrato uno dei dati peggiori: il 43,7% degli italiani non può permetterselo.
E’ una percentuale piuttosto alta, se si guarda alla media Ue che si ferma solo al 28,3%. Tra i 28 Paesi membri, è la Romania quello con la percentuale più alta di abitanti che non possono muoversi per ragioni economiche (58,9%), seguita da Croazia (51,3%), Grecia e Cipro (51%), e poi dall’Italia (43,7%), il cui dato è peggiorato rispetto a quello del 2017 (43%). La situazione cambia molto a seconda della composizione del nucleo famigliare. Il comportamento dei single italiani, ad esempio, si avvicina molto di più alla media europea rispetto a quello delle famiglie. Se il 48% di italiani che vivono da soli non ha i soldi per partire, in Europa è il 33% ad avere lo stesso problema. Ma per le famiglie, i numeri cambiano: il 45% non può mettersi in viaggio, contro una media europea del 28%. Un divario ancora maggiore c’è tra i nuclei di due adulti con due bambini a carico: in Italia non riesce a partire il 37,3%, in Ue solo il 21%.
Il nostro Paese non è però maglia nera: Croazia, Cipro, Grecia e Romania lo superano in quasi tutte le categorie. Dall’altro capo della classifica, cioè tra i Paesi dove in pochi hanno problemi a sbarcare il lunario e dunque non devono rinunciare alle vacanze, ci sono la Svezia (solo il 9,7% non può permettersi spiagge e svaghi), il Lussemburgo (10,9%), la Danimarca (12,2%), l’Austria (12,4%), la Finlandia (13,3%), l’Olanda (14,2%) e la Germania (14,5%).