Venezuela, Guaidó a Italia: “Faccia la cosa giusta”

Lo ha detto l'autoproclamato presidente del Venezuela in un'intervista al Tg2, rispondendo a sottosegretario Di Stefano che sostiene la non ingerenza

Juan Guaidó, l'autoproclamato presidente del Venezuela

“Maduro ha perso il controllo del paese e la popolazione sta soffrendo. Ci sono 70 giovani assassinati in una settimana dal faes, le forze speciali di polizia, e 700 persone in carcere, 80 minorenni addirittura bambini”. A dirlo è Juan Guaidó, 35 anni, l’autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, in un’intervista al Tg2. Era stato da poco eletto presidente del parlamento e con questa mossa vorrebbe guidare la transizione democratica fino alla convocazione di nuove elezioni.

In Italia M5s e Lega sono su posizioni diverse in merito alla crisi in Venezuela, col M5s contrario a Guaidó e la Lega a favore.  Ieri il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano ha dichiarato che l’Italia non  sosterrà “mai alcuna posizione di ingerenza” perché  “né io né altri alla Farnesina vogliamo avere sulla coscienza una nuova Libia”. Una frase sulla quale il Tg2 ha chiesto un commento a Guaidó che ha invitato l’esponente politico del M5S “a informarsi, un’altra Libia qui non è possibile”. E ha quindi ricordato la risoluzione del Parlamento Ue che lo riconosce come presidente legittimo, invitando il nostro Paese “a fare la la cosa corretta perché i giorni qui si contano in vite che si perdono”.

Guaidó ha dichiarato di avere intenzione di sfidare un divieto posto dal governo organizzando l’invio dall’estero nel Paese di una grande quantità di aiuto umanitario. In un’ intervista con l’agenzia di stampa Ap, ha invece indicato che si tratterà essenzialmente di medicine che saranno messe a disposizione da Nazioni della regione.

 

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