Via libera alla Formula E all’Eur

Un tracciato di 2,8 chilometri. Accordo raggiunto tra Campidoglio ed Eur spa per la corsa delle auto elettriche a partire da aprile 2018

La Formula E sbarca all'Eur
La Formula E all'Eur

Lorenzo D’Albergo e Laura Serloni per roma.repubblica.it

 

Subito una curva a U sulla Cristoforo Colombo per mettere alla prova i piloti. Ecco la Nuvola di Fuksas, villaggio degli atleti per una settimana. Quindi, in rapida successione, viale Asia, via Stendhal e via Montaigne. Un rapido passaggio in piazza John Fitzgerald Kennedy, di fronte alla

pit stop lane Palazzo dei Congressi di Adalberto Libera.

Le prime 9 curve – alla fine se ne contano 19 su un tracciato da 2,8 chilometri – sono solo l’assaggio: tra viale dell’Industria, viale delle Tre Fontane e viale dell’Agricoltura si tocca la velocità massima. I rettilinei danno sfogo ai motori. Ultime due svolte a gomito per entrare e uscire da viale della Civiltà del Lavoro e le monoposto, sfrecciando davanti al podio allestito all’ombra dell’obelisco di piazza Marconi, possono chiudere l’anello.

Il progetto della Formula E, serie di chicane disegnata tra gli spigoli razionalisti dell’Eur per silenziose monoposto elettriche, ora ha una forma definita. Ieri la sindaca Virginia Raggi, l’assessore allo Sport, Daniele Frongia, e il presidente del consiglio comunale, Marcello De Vito, hanno incontrato Roberto Diacetti di Eur Spa e Alejandro Agag, numero uno della Fia Formula-E Championship. E la stretta di mano – nonostante tutte le cautele del caso – ormai sembra solo una formalità. “Abbiamo avviato un percorso partendo dal municipio IX – ricorda l’assessore Frongia – dove insieme ad alcuni consiglieri e assessori municipali e capitolini a abbiamo discusso della possibilità di ospitare una tappa della Formula-E all’Eur.

Siamo in una fase preliminare” Consultata la base M5S, nella riunione di ieri il Campidoglio in realtà si sarebbe presentato con le idee piuttosto chiare. La delegazione capitolina guidata dalla prima cittadina si è alzata dal tavolo con la convinzione che la firma del protocollo d’intesa tra tutte le parti in gioco arriverà a breve. Probabilmente già entro la fine di febbraio. L’idea è quella di portare Roma nel circuito degli E-Prix già nella prossima stagione. Data approssimativa: aprile 2018. Con un’accelerata decisa sul cronoprogramma, che inizialmente prevedeva l’arrivo all’Eur dei figli d’arte Nicolas Prost e Nelsinho Piquet e di Bruno Senna, nipote del leggendario Ayrton, solo tra il 2018 e il 2019.

“Secondo quanto anticipato dai proponenti – spiega Frongia – ci potrebbero essere investimenti sia nel IX che in altre parti della città”. Prima di tutto all’Eur, con il rifacimento del manto stradale e la realizzazione di quattro ponti pedonali temporanei all’altezza del Palazzo dei Congressi, in viale dell’Industria, viale dell’Agricoltura e viale della Civilità del Lavoro. Una misura per non paralizzare il quartiere nelle due settimane che dovrebbero richiedere l’allestimento ela rimozione delle tribune per la gara. I vialoni dell’Eur, invece, tirati a lucido, non dovrebbero aver bisogno di ulteriori ritocchi. Sono larghi a sufficienza per sorpassi e duelli ad alta velocità.

Il Comune potenzierà i trasporti pubblici nella settimana della gara. Eur Spa, invece, metterà a disposizione le sue strutture.

Trattative in corso, poi, con lo sponsor della manifestazione. A Enel il Campidoglio dovrebbe chiedere colonnine per la ricarica di auto e moto elettriche da distribuire i n tutta la città, un investimento per progetti educativi sul risparmio energetico nelle scuole e, magari, anche un lotto di bici elettriche oltre a una nuova rete di piste ciclabili.

Dopo il “no” grillino alle Olimpiadi del 2024 e l’estenuante trattativa per il nuovo stadio della Roma, un progetto ecosostenibile che dovrebbe mettere d’accordo davvero tutti: nessuna nuova cubatura, nessun investimento con fondi pubblici per il rilancio green dell’Eur.

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