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Violenza donne: Rocca, nel Lazio 13 femminicidi nel 2024

serve battaglia di civiltà

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Nel 2024 si sono registrati 13 femminicidi nel Lazio, “è un numero significativo. Il tema della violenza contro le donne è un tema che si lega anche al tema della parità e dell’indipendenza. La Regione Lazio è impegnata affinché si possa diffondere una cultura che faccia comprendere come sia importante saper identificare i segnali. Serve una battaglia di civiltà”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenendo all’evento “Non sei sola”, nell’abito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, a Roma. “Io penso spesso alla vicenda del femminicidio di Giulia Cecchettin, che ci ha colpito così tanto con la morte orribile di questa ragazza. Noi dobbiamo lavorare a ogni livello contro la violenza sulle donne, nessuno si deve sentire escluso da questa battaglia contro questa violenza inaccettabile – ha aggiunto Rocca -. Noi dobbiamo saper leggere i segnali e bisogna intervenire anche a livello educativo, da parte dei genitori, della comunità educativa. È una sfida che però non è solo italiana, è una sfida a livello globale, noi come Italia dobbiamo fare la nostra parte”, ha sottolineato il presidente. A livello nazionale nel 2023, sono oltre 51 mila le donne uccise dai propri cari nelle proprie mura domestiche. “Questo dimostra quanto è importante la sfida culturale e infine anche l’aspetto dell’indipendenza”, ha spiegato Rocca.

Il tema della violenza contro le donne “è un tema che si lega realmente al tema della parità e dell’indipendenza. Noi oggi abbiamo sicuramente fatto dei passi in avanti – ha proseguito Rocca -. Il codice rosa dentro i nostri pronto soccorso, i corsi di formazione sul personale sanitario e infermieristico per riconoscere questi segnali di violenza. Ma spesso quella è la parte più visibile di un qualcosa che accade nelle mura domestiche, che va avanti, a volte, per anni e invece noi dobbiamo fare in modo che la donna si senta libera di dire no, di dire basta, di non vedere la sua dignità calpestata per mancanza di indipendenza economica. Questa è la grande responsabilità sociale che noi abbiamo dinanzi. Quindi è una sfida che riguarda da un lato il gesto singolo di violenza da un lato riguarda realmente le politiche in favore della parità di genere”, ha concluso Rocca.

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