Inwit porta la connessione a banda ultralarga al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma. Grazie a questa collaborazione, agevolata dall’Associazione Civita, il Museo verrà dotato di una copertura realizzata con la tecnologia DAS (Distributed Antenna System) che utilizza micro-antenne a bassissima potenza e dimensioni estremamente ridotte. Un sistema più avanzato e veloce di ricezione dati, con accorgimenti in grado di eliminare ogni impatto visivo, evitando di compromettere l’armonia e l’estetica delle sale e preservando il valore storico-culturale dell’edificio, spiega una nota.
Il supporto di una tecnologia avanzata al suo interno, con 40 microantenne distribuite in tutti gli spazi e predisposte per il 5G, garantirà un segnale wireless uniforme in ognuna delle sale del Museo, una superficie espositiva di oltre 3000 mq e consentirà di immaginare nuove forme di valorizzazione e di narrazione dello straordinario patrimonio culturale custodito. Un’infrastruttura che permetterà, inoltre, di semplificare le attività istituzionali, ma anche di proporre nuove modalità di fruizione integrata per i visitatori con l’adozione di soluzioni tecnologiche e digitali.
“Le coperture indoor nei siti culturali sono strumenti preziosi per favorire la conoscenza del patrimonio culturale e garantirne una maggiore accessibilità. Attraverso il supporto della tecnologia, la straordinaria storia e importanza culturale di questo sito, potrà essere maggiormente apprezzata, con la possibilità di poter usufruire di molteplici servizi, abilitati grazie alle tante opportunità offerte dalla rete 5G – spiega Giovanni Ferigo, Amministratore Delegato di Inwit-. Non più luoghi di conservazione solo storica e culturale, dunque, ma siti maggiormente interattivi, dove storia e cultura si possono vivere e raccontare al meglio, riuscendo a coinvolgere maggiormente anche le giovani generazioni.”
“Tra gli obiettivi di questo Museo vi è quello di garantire l’accessibilità al proprio patrimonio culturale, promuovendone la conoscenza e favorendone la fruizione presso i diversi tipi di pubblici e la comunità scientifica, anche attraverso il ricorso a tecnologie d’avanguardia che possono contribuire ad ampliare ulteriormente la nostra già apprezzata propensione all’inclusione e alla comunicazione” ha dichiarato Valentino Nizzo, direttore del Museo Etrusco. “Rivolgersi a tutte le realtà significa oggi poter includere anche la sfera dei giovanissimi, abituati all’adozione di linguaggi immersivi e di strumenti digitali” aggiunge Simonetta Giordani Segretario Generale dell’Associazione Civita.