Maurizio Pollini, leggenda del pianoforte, torna finalmente a Santa Cecilia dopo cinque anni di assenza e la cancellazione causata dalla pandemia di tre date previste nel 2020 per un concerto imperdibile il 7 febbraio alle 20:30 all’ Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il musicista – che ha festeggiato 80 anni lo scorso 5 gennaio – proporrà Bagatella in mi bemolle maggiore op. 126 n. 3 e la Sonata op. 101 di Beethoven, la Fantasia op. 17 di Schumann, e dedicherà la seconda parte della serata all’amato Chopin con la Mazurca op. 56 n. 3, la Barcarola op. 60, la Ballata n. 4 op. 52 e lo Scherzo n. 1 op. 20.
Sulla breccia da più di sessant’anni, dopo la vittoria del concorso Chopin che lo fece entrare tra i grandi della tastiera, Maurizio Pollini continua affascinare il pubblico che lo segue da ogni parte del mondo. Di lui all’inizio colpirono il virtuosismo, la nitidezza del suono e la velocità strabiliante dell’articolazione, poi – già nei primi anni Settanta – la scelta di non restare legato al repertorio romantico ma di ampliare gli orizzonti con programmi che esploravano J.S. Bach guardando anche a Schönberg e Webern.
Proprio a Santa Cecilia, nel 2003, con il ‘Progetto Pollini’ il grande pianista ha cercato il contatto tra autori apparentemente lontani ma legati da assonanze culturali. Nel gennaio 2008, Pollini è stato protagonista all’ Accademia Nazionale di maratona di cinque concerti con incursioni nella musica contemporanea, tra gli altri, di Nono, Boulez e Stockhausen.